TRAPANI – Sono state rinviate a giudizio dal gup di Trapani Emanuele Cersosimo cinque delle sei persone coinvolte nell’indagine della guardia di finanza “A shot of money”, relativa alle estorsioni in busta paga che, secondo l’accusa, sarebbero state commesse, fino all’inizio del 2019, in danno di diversi dipendenti del supermercato Conad di Trapani quando questo era gestito dalla società “L’Arcipelago”. A essere processati (prima udienza davanti il Tribunale di Trapani il prossimo 17 dicembre) saranno Gianluca Amato, 47 anni, di Carini, Salvatore Vitale, 42 anni, anche lui di Carini, ma residente a Palermo, rispettivamente presidente del cda e consigliere delegato de “L’Arcipelago”, Massimo Leonardi, 47 anni, catanese, Romina Fiore, 38 anni, palermitana, responsabili all’epoca dei fatti del Conad di Trapani, e il sindacalista Antonino Bignardelli, 53 anni, di San Vito Lo Capo, della Cildi.
Un’altra sindacalista, Nunzia Bivona, 50 anni, palermitana, della UilTucs, ha chiesto di essere processata con rito abbreviato. Tutti sono accusati di estorsione in concorso. Amato e Vitale anche di riciclaggio. Per i sei imputati, ai primi di novembre 2020, il gip di Trapani dispose misure cautelari personali interdittive: divieto temporaneo di esercitare attività imprenditoriale o uffici direttivi delle persone giuridiche e delle imprese e la professione di conciliatore sindacale, nonché il sequestro preventivo di circa mezzo milione di euro, quale profitto illecito dei reati di estorsione e auto-riciclaggio.