Un ciclone così potente da essere classificato come uragano si è abbattuto sulla Sicilia orientale, causando danni terribili. In particolare a Scordia, nel Catanese, dove un uomo di 67 anni, Sebastiano Gambera, e la moglie di 65, Angela Caniglia, sono stati travolti da un fiume di acqua e fango. Il corpo dell’uomo è stato trovato, alcune fonti parlano anche del ritrovamento della 65enne, ma al momento non si hanno conferme ufficiali.
Diverse auto sono state trascinate via dalla furia dell’acqua che ha trasformato le strade in fiumi in piena. La coppia si trovava sulla Sp28 in contrada Ogliastro, a qualche chilometro da Scordia. A fare scattare l’allarme è stato un automobilista rimasto bloccato dentro la sua auto per la presenza di un fiume di acqua e fango in strada. Messo in salvo dai vigili del fuoco, ha detto loro di avere visto una coppia a bordo di una Ford Fiesta che sarebbe scesa dall’auto e sarebbe stata travolta dalla furia dell’acqua. Il corpo del 67enne è stato poi trovato in un agrumeto di contrada Leonella (al confine con Lentini), a un paio di chilometri dalla zona della scomparsa (GUARDA LE FOTO). Dopo qualche ora di ricerche è stato recuperato anche il cadavere della donna.
Una coppia data per dispersa che percorreva con la propria vettura la Sp16 tra Scordia e Lentini è stata invece ritrovata in discrete condizioni di salute: marito e moglie sono stati trasportati in ospedale da un’ambulanza per controlli. GUARDA LE FOTO
Nella zona sono caduti quasi 150 millimetri di pioggia, una quantità che solitamente si registra nell’arco di alcuni mesi. E’ caduta così tanta acqua che ha superato il record dell’1 novembre del 2015. Infatti la stazione Sias di Lentini ha misurato una precipitazione di 275,4 millimetri di pioggia, che supera i 213,2 del 2015.
“La notte scorsa siamo stati colpiti da un uragano e ci siamo trovati inermi davanti ad un disastro. Non avevano un mezzo adatto per poter intervenire per aiutare le persone in difficoltà. La Protezione Civile ci deve aiutare. Le finanze di molti Comuni, compreso il nostro, sono in ginocchio”, dice Franco Barchitta, sindaco di Scordia. “La gente è sfiduciata e spaventata”.
MUSUMECI PROCLAMA STATO D’EMERGENZA. “Ho espresso il mio cordoglio al sindaco, Franco Barchitta, per la tragedia che ha colpito la comunità di Scordia. Provo dolore e rabbia per quanto è accaduto, oltre a profonda preoccupazione per il persistere dell’ondata di eccezionale maltempo che interessa in queste ore, in particolare, la Sicilia orientale. Fiumi di fango, precipitazioni pari a quelle che si registrano in sei mesi, crolli ed esondazioni, sono effetti dei cambiamenti climatici che, in un contesto di dissesto idrogeologico del territorio che contrastiamo dal nostro insediamento, arrivano a provocare morte e danni enormi. Sono in costante contatto, da ieri sera, con il capo della Protezione civile regionale, Salvo Cocina, che sin da subito, con i suoi uomini, con i volontari, col Genio civile e col Corpo forestale, ha effettuato numerosi sopralluoghi per il più celere ripristino della normalità nei centri maggiormente colpiti. Si sta procedendo a una prima ricognizione dei danni e nelle prossime ore riunirò il governo regionale per deliberare lo stato di emergenza e chiedere a Roma la dichiarazione dello stato di calamità.
ESONDA IL SIMETO. A Catania a causa dell’esondazione del fiume Simeto la strada statale 194 “Ragusana” è provvisoriamente chiusa al traffico in entrambe le direzioni dal km 0,300 al km 1. Stesso provvedimento, per la presenza di fango e detriti in carreggiata, è stato adottato per la strada statale 385 “Di Palagonia” in entrambe le direzioni dal km 25 al km 29 all’altezza di Lentini (Siracusa), e la strada statale 120 “Dell’Etna e delle Madonie” dal km 176,00 al km 179,000 all’altezza di Bronte (Catania).
VOLI CANCELLATI O DIROTTATI. Il maltempo ha causato anche disagi al traffico aereo. Sono decine i voli cancellati o dirottati soprattutto a Catania e, di riflesso, anche a Palermo mentre consistenti sono i ritardi accumulati da molti altri voli. Sin dalle 16.55 di ieri si registrano difficoltà all’aeroporto di Catania Fontanarossa.
Il primo volo in arrivo a essere dirottato è stato l’Easyjet proveniente da Milano Malpensa, dirottato sull’aeroporto di Palermo. Da lì in poi è stato un calvario per i viaggiatori. Il Ryanair proveniente da Fiumicino delle 17.20 è atterrato a Brindisi con enormi disagi mentre il volo Ita delle 18.35 è dovuto atterrare a Comiso dopo le 19. A Comiso sono stati dirottati anche un volo Ryanair proveniente da Atene, uno da Milano Linate di Ita e un volo proveniente da Ancona, mentre il volo da Milano Linate di Easyjet è dovuto atterrare a Lamezia Terme. Comiso ha ricevuto anche altri voli diretti a Catania di varie compagnie, provenienti da Verona e Francoforte. Un altro volo proveniente da Verona è atterrato a Trapani come anche uno di Transavia proveniente da Amsterdam, uno da Venezia si è dovuto fermare a Roma, uno da Roma è atterrato a Napoli e un volo proveniente da Parigi e un altro da Zurigo sono stati deviati su Lamezia Terme. Decine i voli in ritardo, sia in arrivo, sia in partenza, anche e soprattutto per il mancato arrivo dell’aereo che doveva eseguire la tratta.
Gli atterraggi sono tornati a una parvenza di normalità con l’arrivo del volo da Siviglia delle 21.21. I disagi nella Sicilia orientale hanno causato problemi a cascata anche all’aeroporto di Palermo, con sei voli cancellati e ritardi medi di due ore per altri voli della serata: cancellato il volo da Venezia delle 23.35 e gli arrivi, a partire dalle 19.30, da Torino, Madrid, Milano Linate e Pisa. Alle 18.25 era stato cancellato l’arrivo da Treviso. Per i voli in partenza, è stato cancellato quello per Venezia delle 20 e i voli che dovevano essere operati con gli aerei non arrivati dalle rispettive destinazioni.
CENTINAIA DI INTERVENTI DEI POMPIERI. Per il maltempo in Sicilia e in Calabria i vigili del fuoco hanno fatto 580 soccorsi nelle ultime 24 ore. Nella Sicilia orientale 400 gli interventi, concentrati per lo più nelle province di Catania e Siracusa. A Catania sono stati effettuati 130 soccorsi, la maggior parte di questi nei comuni a sud-est del capoluogo etneo. Quindici i macro interventi della protezione civile in tutta l’Isola.
SALVATAGGIO COMPLICATO NEL TRAPANESE. Ieri a tarda sera, durante un fortissimo temporale il nucleo Saf (speleo alpino fluviale) dei vigili del fuoco di Trapani e la squadra di Alcamo hanno salvato 4 uomini rimasti improvvisamente intrappolati dal rigonfiamento del fiume caldo che attraversa le Terme Segestane sul versante del Comune di Castellammare del Golfo (Trapani). Dopo 2 ore – i soccorritori hanno lavorato in condizioni proibitive – i malcapitati, 2 uomini di nazionalità tedesca, uno ecuadoregno e il quarto italiano, sono stati tratti in salvo pochi minuti prima di essere travolti dalla furia dell’acqua, dai vigili del fuoco che hanno utilizzato tecniche specialistiche di calata e risalita. I 4 erano in stato di ipotermia. Sempre nel Trapanese, una bomba d’acqua ieri sera ha colpito Alcamo, allagando strade, abitazioni, negozi e magazzini. Danneggiate alcune auto travolte dalla furia dell’acqua. Gravi disagi alla viabilità in città e nell’hinterland, compresa Alcamo Marina.
MAREGGIATE ALLE EOLIE. Le Eolie da due giorni sono spazzate dal vento, con mareggiate che hanno allagato porti e strade. Stromboli, Ginostra, Panarea, Alicudi e Filicudi sono isolate da 48 ore. Nelle altre isole, Lipari, Salina e Vulcano, i traghetti non viaggiano da due giorni, ma ieri mattina le isole principali sono state collegate da alcune corse di aliscafi della Liberty Lines che a Lipari hanno attraccato nello scalo alternativo di Punta Scaliddi. Al porto di Milazzo sono bloccati i pendolari (tra loro medici e insegnanti) e i camion carichi di derrate alimentari. Sull’arcipelago soffia vento da est a 30 chilometri orari con mare forza 5-6. Il sindaco Marco Giorgianni ha emesso un’ordinanza per l’allerta rossa e le scuole sono rimaste chiuse. A Canneto e Marina Lunga, sempre a Lipari, le mareggiate hanno anche invaso le strade depositando pietre e terriccio sull’asfalto. Le barche sono state messe al sicuro sui marciapiedi.
PAURA A PANTELLERIA. La perturbazione, proveniente dalla Libia, sta attraversando il Mediterraneo centrale, causando danni e allagamenti a Pantelleria. L’isola è stata investita da un nubifragio che ha trasformato le strade delle contrade in fiumi, suscitando preoccupazione tra gli abitanti.
DANNI OVUNQUE. Fortemente danneggiato il ponte San Giuliano che attraversa il fiume dell’Alcantara nella zona di Randazzo, nel Catanese. Numerosi automobilisti sono rimasti bloccati senza riuscire a transitare dall’altra parte. Sul ponte si è riversata una grossa quantità di acqua che ha spazzato via il parapetto e creato danni all’asfalto ostruendo il passaggio delle macchine. Diversi alberi sono caduti a Piazza Armerina, uno dei quali ha danneggiato un’auto. Alberi abbattuti e disagi anche sull’autostrada Palermo-Catania, nei pressi di Motta Sant’Anastasia, e sulla Palermo-Mazara del Vallo, in prossimità dello svincolo di Salemi.
ALLARME ROSSO. “E’ in atto una perturbazione molto forte sulla Sicilia – dice Salvatore Cocina, direttore della protezione civile regionale -, una cellula temporalesca che si è già abbattuta su Pantelleria e che si appresta a raggiungere le zone dell’Agrigentino e il Nisseno. Un’altra cellula temporalesca ha già scaricato una grande quantità di pioggia tra Palagonia, Scordia, Militello, Francofonte, provocando frane e allagamenti e danni alle cose ma fortunatamente senza alcun ferito. Un’altra cella investe la zona di Giarre. La situazione è in evoluzione, ci attendiamo ulteriori fenomeni. Siamo in allarme rosso, sono aperti oltre cento centri operativi comunali che stanno monitorando la situazione”.