CATANIA – Con i tombini in queste condizioni e le copiose piogge di ieri pomeriggio, Catania si risveglia ancora con l’acqua alla gola. Interi quartieri come Nesima, Monte Po, Villaggio Goretti e la zona del viale Mario Rapisardi si ritrovano completamente allagate perché ormai è chiaro a tutti che questa amministrazione comunale non risponde adeguatamente alle emergenze di carattere temporalesco. E’ ormai noto che il tempo è cambiato e quelli che una volta potevano essere episodi isolati, come nubifragi o piogge torrenziali, oggi hanno una cadenza quasi mensile. Non farsi trovare adeguatamente preparati rappresenta una grave colpa di cui le istituzioni competenti devono risponderne di fronte all’intera cittadinanza.
Anche ieri le segnalazioni raccolte dal comitato Romolo Murri, attraverso il suo presidente Vincenzo Parisi, non si contano più. Che sta facendo Palazzo degli Elefanti per prevenire altri allagamenti? C’è un piano di emergenza per far fronte alle prossime piogge torrenziali? Fino a quando si potrà andare avanti solo chiudendo scuole e raccomandando di starsene a casa? Chi pagherà i danni all’intero capoluogo etneo in termini di vivibilità e mobilità cittadina? Domande assolutamente legittime che meritano risposte adeguate subito o almeno prima della prossima ondata di maltempo.
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