ROMA – “L’incontro di oggi a palazzo Chigi ci ha permesso di chiedere ai consiglieri del presidente Mario Draghi, Simona Genovese e Alessandro Aresu, un aggiornamento del progetto esistente del ponte sullo Stretto soprattutto per quanto riguarda le opere a terra con tutti gli interventi di compensazione tra cui ferrovie, metro e collegamenti stradali. Abbiamo fatto presente che posare la prima pietra di quest’opera strategica per il rilancio del mezzogiorno e di tutto il paese, è possibile prima della fine della legislatura e che i lavori possono cominciare in piena sicurezza conservando la completa affidabilità funzionale”. Alla fine dell’incontro di Roma arriva la dichiarazione della delegazione dell’intergruppo parlamentare sul ponte sullo Stretto, composta da Silvia Vono, Tiziana Drago, Matilde Siracusano, Marco Siclari e Valeria Sudano.
“In Parlamento – aggiungono – c’è un fronte trasversale politico mai esistito che può far partire la costruzione dando ai cittadini un’opera ingegneristica eccezionale e unica a livello mondiale, 12 mila nuovi posti di lavoro e 100 mila assunzioni di indotto. Usciamo da questo incontro con molta fiducia, oggi registriamo finalmente la piena volontà del governo di non sprecare questa storica occasione”.