PALERMO – Il pentito di mafia Angelo Siino, 77 anni, chiamato il “ministro dei Lavori pubblici” di Cosa nostra, è morto lo scorso 31 luglio. La moglie ha voluto tenere nascosta la notizia. Lo conferma l’avvocato di Siino, Alfredo Galasso. “Anch’io ho saputo in ritardo la morte del mio assistito – dice Galasso – è stata una scelta della famiglia”.
Il pentito per anni è stata la mente economica del boss Totò Riina e ha gestito gli appalti pubblici per conto della mafia. Amante dell’automobilismo, gareggiava soprattutto nei rally usando lo pseudonimo di “Bronson”. Soffriva di diabete e di altre patologie, tra cui una forma di demenza senile. La sua condizione di salute è nettamente peggiorata dopo il suicidio del figlio Giuseppe, avvenuto nel 2019.