Nello Musumeci si ricandida alla presidenza della Regione Siciliana. E’ stato lo stesso diretto interessato ad annunciarlo alla convention del movimento DiventeràBellissima, ospitato alle Ciminiere di Catania: “Musumeci è candidato, è ricandidato. Ma non è una novità, non è una notizia. Per me il tema non esiste. Sono convinto che il centrodestra rimarrà unito. Stasera abbiamo sciolto l’incantesimo, il presidente della regione sta lavorando a preparare le liste delle prossime regionali, vorrò vincere per me e per i partiti della mia coalizione”, ha aggiunto. In Sicilia si voterà nell’autunno del 2022.
“E’ normale – ha detto Musumeci – che un presidente uscente consideri normale, fisiologica, la ricandidatura. Il tema per me non esiste. Lo ha detto anche ieri sera a Palermo Giorgia Meloni che il presidente uscente ha il diritto di ricandidarsi, lo ha detto Salvini e lo ha detto a me personalmente il presidente Berlusconi. Da quando è scoppiata la pandemia io ho capito che non avrei potuto più fare in cinque anni quello che speravo ed ero certo di potere fare. perchè conosco i miei limiti, ma anche qualche potenzialità”. Parlando ai dirigenti e ai militanti del suo movimento (foto sotto), il presidente della Regione ha detto: “Dovete resistere alla caccia che fanno gli amici alleati, c’è qualcuno che invece di andare a caccia nell’opposizione va a caccia nel nostro recinto. Se dobbiamo andare a caccia, facciamolo fra gli indecisi, facciamolo in quel 45% che non va a votare”.
“Dopo la semina bisogna pensare alla raccolta. Del resto – ha detto – se non fossi un presidente adeguato, non ci sarebbe il centrodestra, gli 11 assessori che rappresentano i partiti della coalizione sarebbero già usciti dal governo. Come si fa a diventare complici fino all’ultimo giorno di un presidente che è inadeguato? Non è così. Sono tranquillo perché credo che nessuno voglia rompere il centrodestra e riconsegnare la Sicilia alla sinistra”. E rivolgendosi agli assessori della sua giunta presenti in sala, Musumeci ha detto: “Assessori state attenti a questo’ babbìo’ – ha aggiunto – perché questo ‘babbìo’ del ‘si candida o non si candida’ può indebolirci. E’ successo con Crocetta. E noi stiamo già lavorando allea preparazione delle liste”.
“Un autorevole esponente della mia coalizione – ha rilevato Musumeci riferendosi alle affermazioni fatte qualche giorno fa dal presidente dell’Ars, Gianfranco Miccichè – qualche giorno fa ha detto che io considero un cancro i partiti: io sono cresciuto in un partito. No, io non considero un cancro i partiti, ma la partitocrazia. Quando i partiti considero di occupare lo spazio istituzionali, lì c’è un cancro. A governare ci pensano gli assessori, e i partiti quando vogliono facciano valere le loro visioni attraverso gli assessori. Questo presidente la giacca non se la fa tirare da nessuno, tranquilli. Lo sappiano gli altri, abbiamo messo alla porta mafiosi, gli affaristi, i lobbisti in questi quattro anni: non ci cercano più, perché sanno che li accompagniamo alla Procura”.
“Non tutto quello che abbiamo fatto in questi quattro anni – ha aggiunto – è uscito sui giornali. Non ci piacciono i giornalisti amici ma non vorremmo avere giornalisti nemici e non mi riferisco a Repubblica, che è diventato l’organo ufficiale del Pd ma a un giornale che dovrebbe essere autonomo e che oggi titola che Meloni ha appeso a un filo Musumeci. Io sono il presidente della Regione, nessuno mi appende a un filo e garantisco a tutti che ho i piedi ben saldi per terra”.