“La terza stella Michelin sarebbe una vittoria per tutta la Sicilia”. In un’intervista a Cook, il supplemento del Corriere della Sera, Ciccio Sultano parla chiaro. E fissa un obiettivo che mai nessun cuoco siciliano è riuscito a raggiungere. “Stiamo alzando il tiro già da un po’ – dice Sultano, chef di un ristorante con due stelle a Ragusa – e già ci comportiamo come un tristellato”.
Alla base del progetto il rinnovo di molti piatti e il potenziamento di pasticceria e vini. “Dal prossimo anno chiuderemo un giorno in più alla settimana – dichiara Sultano -; chi lavora in cucina oggi non vuole solo più soldi, ma maggiore libertà per vivere. Quindi se vuoi una brigata più performante che regga lo stress bisogna creare spazi e tempi di decompressione”.
Lo chef parla di scadenze. “Mi hanno detto, gli addetti ai lavori che gestisco con nonchalance le due stelle. Ma io lo dico chiaro: io preferirei gestirne tre con stress. Quanto tempo mi do? Più o meno tre anni. Poi, se ancora nel 2025 le tre stelle non dovessero arrivare, dovremo prendere delle decisioni anche di natura economica, perché tutto l’investimento fatto non sarebbe più economicamente sostenibile”.