CALTANISSETTA – La guardia di finanza di Caltanissetta ha scoperto oltre 200 posizioni irregolari di 164 persone che percepivano il reddito di cittadinanza, per un totale di più di 1,3 milioni di euro incassati indebitamente. La revoca del beneficio ha evitato che ulteriori 756 mila euro venissero riscossi da non aventi diritto.
L’attenzione delle Fiamme gialle nissene si è concentrata prevalentemente sul riscontro delle Dsu (Dichiarazione sostitutiva unica), in particolare per coloro che risultavano, ad esempio, condannati o sottoposti a misure cautelari per delitti di elevato impatto sociale, o privi di requisiti soggettivi e patrimoniali illecitamente autocertificati.
Tra le numerose tipologie di irregolarità come esempio c’è il caso di alcuni dipendenti in nero di una pizzeria d’asporto, tutti percettori di reddito di cittadinanza, oppure persone beneficiarie che occultavano l’attività di collaboratrice domestica o badante, per i cui datori di lavoro è scattata la contestazione delle sanzioni derivante dagli illeciti alla normativa sul lavoro.
Eclatanti sono i casi di un latitante e di un cittadino nisseno, tra l’altro fruitore di patrocinio a spese dello Stato e detentore di oltre 30 immobili non dichiarati, che percepivano il contributo erogato dall’Inps.
Altri beneficiari hanno attestato dati falsi nelle autodichiarazioni, oppure hanno omesso l’indicazione di dati economici obbligatori, sia propri che di altri componenti il nucleo familiare. Alcuni sono risultati assidui scommettitori su piattaforme di gioco on line, che omettevano di dichiarare le vincite conseguite.