CATANIA – Un neonato di 54 giorni venuto alla luce con una grave malformazione alla mandibola – nota come sindrome di Pierre Robin – è stato sottoposto nel policlinico Gaspare Rodolico di Catania a un delicatissimo intervento di chirurgia maxillo facciale eseguito – per la prima volta in Sicilia su un paziente così piccolo – da un’équipe multidisciplinare. Dimesso dal reparto di Terapia Intensiva Neonatale dell’Azienda ospedaliero universitaria Policlinico Rodolico – San Marco di Catania, è tornato a casa con mamma Paola e papà Alfio.
L’equipe era guidata da Alberto Bianchi, direttore della Uoc Chirurgia maxillofacciale dell’ospedale San Marco, affiancato dal direttore del reparto di Chirurgia pediatrica del policlinico, Vincenzo Di Benedetto, e dalla direttrice del reparto di Anestesia e Rianimazione dello stesso presidio Marinella Astuto e la collaborazione del direttore del reparto di Otorinolaringoiatria Igo La Mantia. Angelo – nome di fantasia – è stato sottoposto a una ‘distrazione osteogenetica’, cioè all’allungamento progressivo della mandibola con l’ausilio di distrattori applicati internamente ed esternamente.
Alberto Bianchi è stato tra i primi italiani a operare con questa tecnica. “Tra febbraio e marzo – ha detto Bianchi – si farà l’intervento per togliere i distrattori che dovranno rimanere per altri tre mesi e si deciderà come proseguire. Con l’allungamento della mandibola e la chiusura del palato sarà la lingua, ricondotta alla posizione naturale, a costituire il vero motore della crescita del bambino”.