PALERMO – È ancora allarme semina in tutta la l’Isola dove a causa delle piogge i terreni si sono trasformati in vere e proprie paludi. Lo afferma Coldiretti Sicilia che sottolinea come gli agricoltori siano fermi ovunque e ciò aumenta l’incertezza per il futuro in quanto non si può progettare nulla. L’insicurezza è alimentata anche dagli altissimi costi delle materie prime che in pochi mesi sono aumentati enormemente e chi ha acquistato i mezzi tecnici sempre a prezzi molto elevati, non può utilizzarli. Problemi anche per raccolta delle olive ormai al limite ma bloccata dalla pioggia. In molte aziende è impossibile accedere a causa delle condizioni delle strade per cui non è neanche quantificabile il danno provocato dall’acqua.
“Siamo di fronte alle conseguenze dei cambiamenti climatici – sottolinea Coldiretti Sicilia – dove l’eccezionalità degli eventi atmosferici è ormai la norma, con una tendenza alla tropicalizzazione che si manifesta con una più elevata frequenza di manifestazioni violente, sfasamenti stagionali, precipitazioni brevi e intense ed il rapido passaggio dal sole al maltempo. L’agricoltura è l’attività economica che più di tutte le altre vive quotidianamente le conseguenze di questi i cambiamenti, ma è anche il settore più impegnato per contrastarli – conclude Coldiretti Sicilia – . Si tratta di una nuova sfida per le imprese agricole che devono interpretare le novità segnalate dalla climatologia e gli effetti sui cicli delle colture, sulla gestione delle acque e sulla sicurezza del territorio”.