“E’ iniziato il conto alla rovescia per la vaccinazione alla fascia d’età 5-11 anni. Dal 16 dicembre questo nuovo target avrà accesso alla campagna vaccinale. Una decisione del governo che trovo molto saggia, se non indispensabile, e che dovrà proteggere i più piccoli. Il virus trasversalmente ha colpito in una prima fase gli anziani, poi l’età media si è abbassata ai 50enni, e ora inizia a trovare terreno fertile tra la popolazione infantile”. A parlare è il commissario Covid per l’area metropolitana di Catania, Pino Liberti.
“C’è un numero progressivamente in crescita di giovanissimi contagiati, alcuni ricoverati. Questa situazione impone scelte guidate dal buonsenso. Il vaccino continua a dimostrare la propria efficacia nel difenderci e nell’evitare l’ospedalizzazione, mentre d’altra parte il 90% dei ricoverati nei reparti ordinari e in terapia intensiva, non è vaccinato. Parallelamente bisogna spingere all’immunizzazione degli over 12. In provincia di Catania ne mancano ancora 188.000, di cui 30/40 mila giovanissimi” continua Liberti.
“Il ruolo dei pediatri ora a maggior ragione è importantissimo – continua – mi rivolgo direttamente a loro perché continuino ad avere un ruolo di guida e riferimento presso i propri pazienti e sostengano con noi la campagna vaccinale, ispirati dal principio che solo facendo fronte comune ne usciremo”.
Non appena la piattaforma di Poste Italiane sarà pronta a partire, si potrà prenotare il vaccino nelle strutture ospedaliere: S. Marco (ore 9-18), Cannizzaro (ore 15-18), Garibaldi Nesima (ore 15-18) e negli ospedali di Biancavilla, Caltagirone, Acireale (ore 15-18). “La scelta di vaccinare al momento solo negli ospedali è dettata da ragioni di sicurezza. Le somministrazioni avverranno così in un ambiente protetto, dedicato esclusivamente ai bambini a garanzia della loro tutela”, dice Liberti. “La risposta immunitaria nei soggetti di questa età – aggiunge il commissario – è più alta e dai dati di cui disponiamo non emergono particolari conseguenze prodotte dal vaccino, che è quindi da ritenersi sicuro”.
Per la fascia 5-11 anni le due dosi vanno somministrate a 21 giorni di distanza, nei bambini severamente immunodepressi il ciclo può essere completato con una dose addizionale dopo almeno 28 giorni dalla seconda inoculazione. II vaccino da utilizzare in modo esclusivo è Pfizer, con dose da 10 mcg. L’Aifa ha sottolineato l’opportunità di vaccinare questa fascia d’età per evitare il rischio di conseguenze gravi dell’infezione da Coivid e “l’elevato profilo di sicurezza” del vaccino pediatrico, “come risulta dai dati al momento disponibili, derivanti sia dallo studio registrativo che dal database di farmaco vigilanza statunitense (relativo a circa 3,3 milioni di bambini di 5-11 anni già vaccinati), senza evidenza di segnali di allerta”.