MASCALUCIA (CATANIA) – I carabinieri hanno arrestato una 35enne e denunciato una 39enne, entrambe di Adrano, perché gravemente indiziate di truffa ed istigazione alla corruzione.
Durante un normale servizio di controllo del territorio, i militari dell’Arma hanno notato tre donne che discutevano animatamente accanto a due auto, una Fiat Panda ed una Lancia Y, ferme in via Alcide De Gasperi. Una delle tre donne era stata segnalata in passato per la cosiddetta truffa dello specchietto, mentre un’altra del gruppetto ha raccontato loro di essere stata fermata perché avrebbe causato la rottura dello specchietto della loro autovettura, per la cui riparazione avevano chiesto la somma di 148 euro.
La vittima ha poi riferito ai militari che, per propria indisponibilità economica, aveva offerto alle due donne la somma di 50 euro; quest’ultime le avevano manifestato la propria indisponibilità ad una “contrattazione”. I carabinieri, notato il nervosismo che assalito le due richiedenti, hanno subito ispezionato la Lancia Y notando non solo che lo specchietto retrovisore esterno era sganciato dalla propria sede ma anche che la conducente, rimasta al sedile di guida a differenza della complice che colloquiava fuori la macchina con la vittima del raggiro, aveva tentato di nascondere un borsello contenente 380 euro.
Le due donne non erano state in grado di quantificare la somma che custodivano nel borsello asserendo che era frutto del “reddito di emergenza” percepito inaspettatamente. Ancor peggio, una delle donne ha pensato bene di risolvere in breve il problema offrendo quei soldi in regalo ai carabinieri ed affermando: “Se ci mandate via ve li potete tenere”. La 35enne è stata rinchiusa nel carcere di Gazzi, a Messina, per tentativo di istigazione alla corruzione.