“Durante gli otto giorni del nostro monitoraggio il Frecciabianca ha accumulato ritardi per 441 minuti tra Palermo, Catania e Messina. Stiamo parlando dell’unico mezzo di trasporto in Sicilia che può assicurare dei collegamenti pseudo-veloci, visto lo status di strade e autostrade”. Il Comitato dei pendolari siciliani denuncia gli ennesimi disservizi dopo aver tenuto sotto osservazione “oltre 400 treni”.
Uno dei più eclatanti casi di disagio ha riguardato “i viaggiatori che partendo da Messina dovevano arrivare a Catania con il regionale 12953 (cancellato) delle ore 7.33 e sono arrivati alle 8.42 con 69 minuti di ritardo, dopo aver aspettato sotto la pioggia quando sono stati scaricati alla stazione di Alcantara”.
Il comitato spiega che “la storia dei ritardi e delle cancellazioni oramai si ripete in continuazione in questi ultimi mesi. Ritardi dovuti alle condizioni meteo, ritardi dovuti a guasti al materiale rotabile, ritardi dovuti a problemi tecnici all’infrastruttura, ritardi dovuti al troppo caldo in estate (binari roventi), ritardi dovuti agli incendi lungo il sedime ferroviario e altri ritardi dovuti a fatti occasionali (ostruzioni varie lungo linea). Qualsivoglia sia la natura dell’interruzione alla normale circolazione ferroviaria, comunque comporta grossi problemi per i pendolari”.