PALERMO – I carabinieri del Ros con i militari del Comando provinciale di Palermo hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di sette persone accusate di usura ed estorsione aggravate dal metodo mafioso. Le indagini sono state coordinate dalla Dda di Palermo e riguardano appartamenti al mandamento mafioso palermitano di Villagrazia Santa Maria di Gesù e alla ‘famiglia’ di Monreale.
Le indagini sull’operazione Breccia sono iniziate dalla denuncia di un imprenditore che ha dichiarato ai carabinieri del Ros di essere caduto in mano agli usurai dal 2011. Questa inchiesta parte dall’operazione Brasca del 2016 con la quale erano state indagate 62 persone accusate di associazione di tipo mafioso, estorsione, illecita detenzione di armi, ricettazione, danneggiamento, incendio e fittizia intestazione di beni, aggravati dalle finalità mafiose. Alcuni arrestati di oggi sono stati condannati in appello con l’accusa di appartenere all’associazione mafiosa. In questa nuova operazione dalla notte sono in corso numerose perquisizioni.
Nell’operazione sono stati arrestati i palermitani Francesco Di Marco, 37 anni, Santi Pullarà, 42 anni, Marco Neri, 47 anni, Salvatore Fileccia, 57 anni e Gioacchino Meli, 50 anni. Ai domiciliari sono finiti Alfredo Giordano, 60 anni e Carmelo La Ciura, 76 anni, di Monreale. Nell’indagine era coinvolto anche Gaetano Di Marco di 71 anni che, nel frattempo, è morto.