“Vorrei ricordare la commovente lettera del professor Pietro Carmina, vittima del recente, drammatico crollo di Ravanusa”. E’ un passaggio del messaggio di fine anno del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. “Professore di filosofia e storia, andando in pensione due anni fa, aveva scritto ai suoi studenti: ‘Usate le parole che vi ho insegnato per difendervi e per difendere chi quelle parole non le ha. Non siate spettatori ma protagonisti della storia che vivete oggi. Infilatevi dentro, sporcatevi le mani, mordetela la vita, non adattatevi, impegnatevi, non rinunciate mai a perseguire le vostre mete, anche le più ambiziose, caricatevi sulle spalle chi non ce la fa. Voi non siete il futuro, siete il presente. Vi prego: non siate mai indifferenti, non abbiate paura di rischiare per non sbagliare…'”. “Faccio mie – con rispetto – queste parole di esortazione così efficaci, che manifestano anche la dedizione dei nostri docenti al loro compito educativo”, ha aggiunto Mattarella.
Immediati, sono arrivati i ringraziamenti del sindaco di Ravanusa, Carmelo D’Angelo: “Il discorso del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella mi ha molto emozionato, mi ha commosso sentirlo parlare di Ravanusa e del professor Carmina, un esempio per Ravanusa e per i giovani: era ben voluto dal paese e dai suoi studenti. E’ un bel messaggio per i giovani. Le parole del presidente Mattarella che ho ascoltato in Municipio ci danno la carica per andare avanti. Il ‘futuro è dei giovani’, è una citazione di De Gasperi che invitava a guardare alle nuove generazioni, come faceva il professor Carmina. Era amato dai suoi studenti e apprezzato da tutti a Ravanusa, era un creativo e sapeva come farsi volere bene. Aveva scritto anche due romanzi storici. Lo ricordo con molta commozione: lo conoscevo bene perché era il marito di una mia dirigente, Carmela Scibetta, anche lei tra le vittime della tragedia di Ravanusa”.