Omicron si conferma rapidissima nella sua propagazione ed in questa fase sta falcidiando soprattutto il Regno Unito, che ha registrato contagi triplicati in un giorno, oltre diecimila. Abbastanza, secondo gli esperti, per consigliare a Boris Johnson un piano C contro quest’ennesima recrudescenza della pandemia, che preveda un lockdown di due settimane dopo Natale. Una misura estrema, quasi da ultima spiaggia, che è appena scattata in Olanda, mentre anche il resto dell’Europa torna a blindarsi. Perché la nuova variante del Covid si sta diffondendo ovunque.
A quasi un mese dalla scoperta di Omicron in Sudafrica, la comunità scientifica internazionale non dispone ancora di dati sufficienti per poter valutarne a pieno il grado di pericolosità. Di certo, c’è il suo alto grado di trasmissibilità, tanto che finora è stata segnalata in 89 Paesi e sta raddoppiando i contagi ogni 1,5-3 giorni. Preoccupa soprattutto che Omicron si stia diffondendo rapidamente nei paesi con alti livelli di immunità della popolazione, ma l’Oms ha spiegato che non è chiaro se ciò sia dovuto alla capacità del virus di eludere il vaccino, alla sua maggiore trasmissibilità o a una combinazione di entrambi. Quindi, è il parere dell’organismo sanitario Onu, “sono necessari più dati per comprendere il profilo della gravità” della variante e se i vaccini attuali siano efficaci.
Allo stesso tempo, si avverte, in questa situazione gli ospedali in alcuni Paesi potrebbero essere “sopraffatti” a breve. L’Oms ha citato espressamente il Regno Unito, con oltre 90mila nuovi contagi da Covid per il terzo giorno consecutivo, guidati proprio da Omicron. La nuova variante è arrivata a quota 25mila casi, oltre 10mila in 24 ore, il triplo rispetto al giorno precedente, con sei nuovi decessi (7 in totale). Con una situazione critica a Londra, che ha adottato un protocollo d’emergenza. In questa crisi crescono le pressioni degli esperti sul governo perché adotti misure più restrittive. Perché si rischiano 3mila ricoveri al giorno. Stephen Reicher, del Comitato scientifico Sage, che consiglia l’esecutivo sulla pandemia, ha suggerito l’adozione di un lockdown prima di Natale.
Mentre secondo il Financial Times ci sarebbe già un piano sulla scrivania di Boris Johnson che prevede un confinamento nazionale di due settimane, da far partire dopo il 25 dicembre: il cosiddetto piano C, da adottare nella misura in cui il piano A (vaccini per tutti) ed il piano B (prime restrizioni) non si sono rivelati sufficienti. In Olanda nel frattempo il lockdown è ritornato una realtà. Il premier Mark Rutte ha dato l’annuncio in diretta tv, disponendo la chiusura di ristoranti, bar, cinema, teatri e negozi non essenziali, almeno fino al 14 gennaio. Una stretta adottata con “umore cupo”, ha ammesso Rutte, sottolineando allo stesso tempo che Omicron si sta “diffondendo più velocemente di quanto temessimo” e che bisognava “prevenire il peggio”.
L’avanzata della variante in Europa ha convinto alcuni Paesi, come Italia, Portogallo, Grecia e Irlanda, a proteggere i propri confini, imponendo un test all’ingresso per gli arrivi dal resto dell’Ue. Anche a costo di incontrare la resistenza di altri partner, come la Francia, che sui tamponi ha deciso di soprassedere. Allo stesso tempo, anche Parigi ha rafforzato le sue difese contro Omicron, seppur in altro modo. Adottando il super Green pass (in cui conta solo il vaccino e non i tamponi, proprio sul modello italiano), mentre gli esperti hanno suggerito “restrizioni significative” a Capodanno, “se necessario anche il coprifuoco”. E nella capitale sono stati cancellati i fuochi d’artificio ed i concerti di fine anno sugli Champs-Elysée. Anche l’Austria ha fatto un passo in avanti per proteggersi meglio da Omicron: dal 20 dicembre solo chi ha già ricevuto la terza dose potrà entrare nel Paese. Per gli altri vaccinati o guariti, obbligo di tampone pcr negativo non più vecchio di 72 ore. Per i non immunizzati una quarantena di dieci giorni.