I carabinieri di Gravina di Catania hanno arrestato due pregiudicati catanesi di 35 e 36 anni nell’ambito di indagini su una rapina ai danni di due 23enni. I due giovani, il 6 marzo dello scorso anno, chiamarono il 112 dicendo di essere stati rapinati da quattro individui a bordo di due motociclette che, affiancata la loro auto in una via secondaria di Gravina di Catania, li avrebbero costretti a fermarsi. I due giovani erano stati così percossi e rapinati della somma di 2.000 euro, di un cellulare e di alcuni monili d’oro.
Il riscontro delle dichiarazioni delle vittime e l’analisi della messaggistica dei telefoni cellulari, ha consentito ai militari di appurare che la rapina era da ricondursi a una sorta di “recupero crediti” correlato a una prestazione lavorativa. I due giovani, infatti, avevano procacciato la manodopera e, quindi, fornito l’incarico lavorativo ai due malviventi per lo sgombero di un’immobile. Il lavoro svolto non sarebbe però stato retribuito nell’immediatezza, generando così malumore negli arrestati. Gli altri due partecipanti al raid sono allo stato ancora da identificare. Gli arrestati sono stati associati alle carceri di Noto e Ragusa.