Il Catania non sa ancora se ci sarà, ma per il momento il rinvio vale per tutti. La Lega Pro ha disposto il posticipo della seconda giornata del girone di ritorno del campionato di Serie C a causa dell’emergenza epidemiologica da Covid 19.
Le gare in calendario il 9 gennaio prossimo sono state riprogrammate per mercoledì 2 febbraio aggiungendo quindi un turno infrasettimanale: il calcio d’inizio di Fidelis Andria-Catania e Palermo-Messina è previsto per le 18.
Ritoccato anche il programma della giornata successiva, la sesta di ritorno. Le tre partite delle formazioni siciliane, tutte originariamente previste per sabato 5 febbraio, sono state spostate a domenica 6 febbraio, alle 17.30: si tratta di Turris-Catania, Bari-Messina e Campobasso-Palermo.
Il primo impegno del 2022, se non ci saranno altre variazioni, diventa dunque quello della terza ritorno, il 16 gennaio, quando il Catania riceverà la Paganese, il Messina ospiterà il Monopoli e il Palermo giocherà in casa col Taranto.
“La situazione epidemiologica – ha spiegato il presidente della Lega Pro, Francesco Ghirelli – unita alla previsione che i prossimi giorni saranno caratterizzati da un aumento di casi, fa crescere la preoccupazione e consiglia il rinvio; entro il 10 di gennaio 2022 il governo, con la guida della autorità sanitarie, emanerà nuove disposizioni in materia di prevenzione e tutela della salute e ciò renderà le norme da applicare ancora più chiare. Giocare, invece, significherebbe determinare l’afflusso di spettatori negli stadi, con ulteriori rischi di focolai. I dati epidemiologici provenienti dai club ci indicano una situazione variegata. Ricordo che all’inizio delle vacanze richiamai l’attenzione alle misure di prevenzione. E’ indispensabile arrivare alla vaccinazione obbligatoria. Sarebbe opportuno che chi non è ancora vaccinato lo faccia, se non altro per rispetto di sé e degli altri. Con dispiacere, ma con determinazione, mi assumo la responsabilità di rinviare la prossima giornata del campionato. La situazione va monitorata giorno per giorno, con la speranza che il rinvio possa essere limitato alla prima giornata del mese di gennaio 2022”.
Tutto questo rischia di non avere luogo per il Catania se Sigi non onorerà la scadenza del 2 gennaio entro la quale, come determinato nella sentenza di fallimento, va saldato il debito nei confronti della società rossazzurra al fine di garantire la proroga dell’esercizio provvisorio e conseguentemente l’avvio di una procedura competitiva per la messa in vendita del titolo sportivo. L’ipotesi legata al raggiungimento di quota 600 mila euro in due parti, previo l’avallo dei curatori fallimentari, richiederebbe nell’immediato il versamento di almeno 240 mila euro, cifra che corrisponde alla stima minima delle attuali perdite mensili del club. Al momento, però, le contribuzioni dei singoli soci, effettuate in ordine sparso, restano distanti da quella somma e, inoltre, continua a mancare un riscontro concreto da parte di Gaetano Nicolosi, azionista di maggioranza. In mancanza di un intervento significativo nelle ultime ore disponibili, il target non verrà raggiunto.