Lo scorso 17 dicembre, nell’ambito dell’operazione che ha portato all’arresto di Antonio Adamo, quale presunto responsabile dell’omicidio di Benedetto Ganci, i carabinieri di Trapani hanno arrestato il nipote, Vincenzo Adamo, per detenzione di armi clandestine e munizioni, detenzione ai fini di spaccio di droga e ricettazione, in concorso con lo zio.
L’arresto è scaturito dopo la perquisizione che i carabinieri hanno condotto in un garage in uso comune agli arrestati, nella frazione Xitta di Trapani, dove sono state trovate numerose armi e droga. In particolare, durante la riapertura delle indagini sull’omicidio di Benedetto Ganci, i carabinieri hanno notato un’assidua frequentazione tra zio e nipote, spesso insieme in quel garage. Con l’ausilio del Nucleo cinofili di Palermo, i carabinieri hanno scoperto e sequestrato due fucili a canne mozze, una mitraglietta artigianale, due pistole rubate, un revolver cal. 38 con matricola abrasa, una pistola da borsetta artigianale, una pistola-penna artigianale, 11 panetti di hashish da 100 grammi ciascuno.
Fondamentale il fiuto di Vera, pastore belga Malinois altamente addestrata per la ricerca di armi ed esplosivi che, sedendosi in punti ben precisi del locale, ha fornito precise indicazioni su dove orientare le ricerche.