“Il presidente Musumeci in più di una occasione si è espresso per l’obbligatorietà dei vaccini anti Covid anche raccogliendo la preoccupazione di chi ha deciso di non vaccinarsi in assenza di una chiara presa di posizione da parte dello Stato”. A dirlo è l’assessore alla Salute in Sicilia, Ruggero Razza, che aggiunge: “In Sicilia ci stiamo preparando, secondo le disposizioni ministeriali, a un rafforzamento dell’offerta ospedaliera e a rendere più strette le maglie delle ordinanze con cui il presidente della Regione ha disposto i controlli col tampone per i rientri in Sicilia, ma siamo anche la prima Regione ad avere disposto la mascherina all’aperto cosa che ora stanno facendo tutti, e la differenziazione, d’intesa col Comitato tecnico scientifico, sulle misure epidemiologiche in ragione del numero degli immunizzati”.
“Oggi chiediamo al governo nazionale di fare la sua parte – prosegue – che vuol dire anche prevedere delle risorse adeguate all’innalzamento dei controlli perché fino a oggi lo stanziamento per le spese Covid sostenute dalle Regioni è largamente insufficiente nonostante le richieste del ministero della Salute che è sempre stato vicino a tutte le regioni italiane”.
E sono circa tremila le dosi somministrate in Sicilia, dallo scorso 16 dicembre ad oggi, ai bambini in fascia d’età tra i 5 e gli 11 anni su una platea di 310.396 utenti, si sfiora dunque l’1%. Le terze dosi di vaccino inoculate raggiungono quota 810 mila. I dati arrivano dagli uffici che si occupano di vaccini della Regione Siciliana. Mentre è record di vaccinazioni anti Covid nelle farmacie di Palermo e provincia: secondo le rilevazioni di Federfarma, la scorsa settimana, nelle 87 farmacie che hanno attivato il servizio – 58 in città e 29 in provincia – sono state effettuate 6.582 immunizzazioni (4.782 a Palermo e 1.800 in provincia), di cui 2.922 dosi inoculate di Pfizer (1.962 a Palermo e 960 in provincia) e 3.660 di Moderna (2.820 in città e 840 in provincia), comprese le ‘booster’.