I poliziotti di Porto Empedocle (Ag) hanno fermato un egiziano maggiorenne e altri 5 connazionali minorenni per i reati di violenza sessuale di gruppo e sequestro di persona. Le vittime dei reati sono stati dei minorenni anch’essi extracomunitari e gli episodi si sarebbero svolti all’interno del centro di accoglienza di Siculiana. Le Procure di Agrigento e dei minorenni di Palermo procederanno, nelle prossime ore, a richiedere la convalida dei fermi e a svolgere le ulteriori indagini che potrebbero portare alla luce altri episodi di violenza sessuale e reati contro la libertà personale ed il patrimonio.
Sono una decina i minorenni, alcuni egiziani ed altri tunisini, che hanno denunciato ai poliziotti del commissariato di Porto Empedocle (Ag) quanto avveniva nei cameroni del centro d’accoglienza Villa Sikania di Siculiana. Durante la notte, quasi quotidianamente, una gang – composta da un maggiorenne egiziano e da altri 5 connazionali minorenni – hanno raccontato, si recava negli stanzoni del centro d’accoglienza e i minorenni erano costretti a subire atti sessuali. Dopo la denuncia delle vittime, i poliziotti del commissariato “Frontiera” di Porto Empedocle hanno avviato l’inchiesta che è coordinata dal procuratore di Agrigento Luigi Patronaggio e dalla Procura presso il tribunale dei minorenni di Palermo.
La procura ha fermato gli indagati per interrompere la catena di crimini su eventuali altri minorenni e per il pericolo di fuga. Dal centro d’accoglienza Villa Sikania, dove gli ospiti effettuano la sorveglianza sanitaria antiCovid, sono state innumerevoli le fughe. Si tratta di una struttura priva di spazi ricreativi, dove c’è una forte promiscuità e dove basta che arrivi un migrante positivo al Coronavirus per fare ripartire la quarantena anti-Covid degli altri ospiti. Una struttura, dove eccezionalmente fanno ingresso anche i migranti minorenni, e dove, soprattutto nel periodo estivo, si ripetono proteste.