“Per libera scelta non mi sono sottoposta alla vaccinazione e sino a qualche giorno fa effettuavo i tamponi per poter viaggiare, per tornare nella mia regione d’origine, dove sono stata eletta. Adesso c’è una forte discriminazione imposta dal governo dei migliori, l’ennesima che viene catapultata sui cittadini senza un confronto parlamentare ampio e articolato. I siciliani senza green pass rafforzato sono bloccati sull’Isola”. La nuova protesta su uno dei casi del momento viene sollevata dalla deputata del gruppo Misto Simona Suriano, catanese di 43 anni.
“Esemplificativo – dice – è stato il caso dell’agente di commercio palermitano bloccato a Villa San Giovanni perché senza super green pass e costretto a dormire in auto. Fortunatamente il Tar gli ha dato ragione e gli ha permesso di fare rientro nella sua abitazione dopo una estenuante e illogica attesa. Io stessa, allo stato, non posso fare rientro nel mio collegio elettorale. Avevo riunioni sul territorio e appuntamenti che ho dovuto rinviare. Di fatto non posso esercitare le mie prerogative da parlamentare e svolgere quel lavoro di ascolto dei territori che mi hanno affidato i cittadini con il loro voto. In più ho la mia famiglia sull’isola e non posso vederli. Per senso di responsabilità verso le Istituzioni rimango a Roma per le votazioni del presidente della Repubblica ma neanche Orwell avrebbe immaginato una realtà così distopica”.
La deputata catanese annuncia l’invio di una lettera indirizzata al presidente del consiglio Draghi, al presidente della Camera Fico e al presidente della Regione siciliana Musumeci “per chiedere di intervenire su norme illogiche e liberticide che discriminano chi abita nelle Isole”.