PALERMO – Il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, è indagato per omissione d’atti d’ufficio per la vicenda delle 900 bare insepolte al cimitero dei Rotoli. I feretri accatastati in depositi di fortuna per mesi, le casse letteralmente scoppiate con conseguenti problemi di igiene pubblica, i cinghiali che si aggirano accanto ai feretri ammucchiati, il forno crematorio rotto con i parenti dei defunti costretti a viaggiare per centinaia di chilometri per poter cremare i propri cari rappresentano da anni una vergogna tutta palermitana e l’estate scorsa hanno catturato l’attenzione anche della giornalista e influencer Selvaggia Lucarelli che ha denunciato la gravissima situazione in cui versa uno dei maggiori campisanti cittadini.
I familiari dei defunti da tempo denunciano la vicenda e lo scorso novembre anche l’arcivescovo di Palermo Corrado Lorefice ha sottolineato il dramma che vivono migliaia di persone che non possono seppellire i parenti. Un’emergenza che dura da decenni, con inchieste giudiziarie che si sono susseguite con periodicità; ma nell’ultimo anno l’emergenza ha raggiunto dimensioni mai viste in passato. Nel febbraio 2020 un’inchiesta dei carabinieri ha portato a 10 avvisi di garanzia per corruzione. Lo scorso luglio l’assessore al ramo Roberto D’Agostino (Iv), abbandonò l’incarico, preso ad interim dal sindaco Leoluca Orlando, che promise una celere soluzione. A luglio le salme senza sepoltura erano 400, adesso sono più che raddoppiate.
Nell’82, l’anno in cui fu costruito il forno crematorio, si parlava già di “preoccupante saturazione” dei posti. Allora, la famiglia di una defunta seppellì il feretro con le proprie mani, stanca di attendere i tempi delle tumulazioni da parte degli addetti. Le bare restano accatastate. Mancano gli spazi, ma non c’è neanche la possibilita’ di cremare i defunti. “Sono stato uno tra i primi a denunciare in procura questa situazione con un esposto oltre un anno fa. Sono contento che la magistratura abbia deciso di approfondire e verificare se ci siano responsabilità penali da parte di questa amministrazione comunale”, dice Igor Gelarda, capogruppo della Lega a Palazzo delle Aquile. “Quello che vogliamo noi – aggiunge – è comunque la soluzione definitiva al problema. E in tal senso ci siamo mossi con un emendamento, grazie al quale sono stati stanziati due milioni di euro”.
Replica Orlando: “La magistratura com’è doveroso ha chiesto che ci siano chiarimenti sulla gestione dei cimiteri, ipotizzando un’omissione di atti d’ufficio. Avrò modo di portare con me davanti all’autorità giudiziaria tutte le ordinanze, le disposizioni di servizio e i provvedimenti adottati nell’ambito della cabina di regia che ho istituito proprio per dimostrare che ho fatto tutto quello che era nelle mie possibilità e competenze di sindaco per potere affrontare questo problema”. “Rimangono le problematiche che stiamo cercando in tutti i modi, di concerto con l’assessore Toni Sala, di risolvere”, conclude il sindaco.