CATANIA – Alcune donne ricoverate nell’Unità di ostetricia e ginecologia dell’ospedale Cannizzaro di Catania sono risultate positive al tampone molecolare per il Covid. “Ma sono asintomatiche e in buona salute – specifica la direzione sanitaria -, una è stata trattata chirurgicamente dopo tampone antigenico rapido negativo e comunque risulta avere completato il ciclo vaccinale; in ogni caso il personale indossa i dispositivi di protezione”.
L’allarme era stato lanciato dal Nursind, il sindacato degli infermieri, alla luce di sette contagi. “A una paziente è stato eseguito il tampone alle 13.11 e senza alcuna altra segnalazione sull’esito è stata condotta in sala operatoria, senza misure atte a un biocontenimento – dice il sindacato -. A quel punto, solo dopo il rientro in reparto, è stato segnalato l’esito positivo del tampone. La degente non è stata però trasferita ma isolata in una stanza priva di area filtro, non idonea, aumentando i rischi di esposizione al contagio del personale e degli altri pazienti”.
Il Nursind nel frattempo è venuto a conoscenza di altri casi di positività tra le degenti “e una di queste era nella stanza con una puerpera e il piccolo. Sono stati posti in isolamento anche in questo caso in locali non idonei e sprovvisti delle chiamate d’emergenza”.
Ma secondo l’azienda tutte le donne positive “sono state o dimesse, laddove ce ne fosse l’indicazione, o trasferite al San Marco, fino alla disponibilità dei posti; in assenza di altri posti letto, una paziente è stata posta in isolamento all’interno del reparto, al fine di garantire la continuità dell’assistenza”.
“In un momento di emergenza come quello attuale – afferma Paolo Scollo, direttore di ostetricia e ginecologia – riteniamo inopportuno alimentare tensioni e creare allarmismi quando non ne esistono le ragioni. Sempre più frequentemente, come sta avvenendo anche a livello nazionale, la positività al Sars-CoV-2 emerge all’esecuzione di tampone su pazienti asintomatici ricoverati per vari motivi”.