CATANIA – Trentuno barchette realizzate con i ‘flyers’ della mostra Warhol Banksy, che formano la scritta ‘Sea Rescue’ (salvataggio in mare), sono state posizionate all’interno dell’esposizione che rimarrà aperta fino al 2 giugno al Palazzo della Cultura di Catania.
L’incursione è avvenuta, fanno sapere gli organizzatori della mostra, il 6 gennaio da parte di una persona ripresa dalle telecamere di sorveglianza. Su ognuna delle barchette c’è scritto a penna ‘We are all in the same boat’ (‘Siamo tutti nella stessa barca’). La scritta ‘Sea Rescue’ probabilmente fa riferimento alla famosa nave che Banksy ha acquistato nel 2020 dalla marina francese, capitanata da un team di professionisti di salvataggio proveniente da tutta Europa e per la maggior parte appartenenti alla Ong tedesca Sea Watch.
L’imbarcazione è stata chiamata Louise Michel, come l’insegnante, poetessa e anarchica francese che ne 1871 è stata protagonista della lotta contro la Francia di Napoleone III. Proprio nei giorni scorsi la Louise Michel è andata in soccorso di 70 migranti che cercavano di attraversare il Mediterraneo e che si erano rifugiati su una piattaforma petrolifera della Shell durante la notte, prima di essere consegnati alle autorità tunisine.
La Louise Michel ha affermato, fanno sapere dalla mostra, di aver salvato 31 persone da una barca di legno alla deriva in condizioni di maltempo, mentre altre 65-70 persone hanno resistito tutta la notte sula piattaforma petrolifera. Tuttavia, la Shell ha sostenuto che i migranti sono stati “assistiti e forniti di acqua, cibo e vestiti asciutti”, aggiungendo che “i migranti sono stati trasferiti in sicurezza sulla nave della Marina tunisina il 4 gennaio 2022, intorno alle 14 ora di Tunisi”. Non stupisce che sia stata scelta la location della mostra Warhol Banksy di Catania per questa incursione: la Sicilia è infatti ormai da anni protagonista dei tragici sbarchi nel Mediterraneo e costantemente in prima linea per il salvataggio dei migranti.