Siglato l’accordo tra sindacati e azienda per gestire l’eccedenza di personale dichiarata dal Gruppo Radenza sin dall’avvio della trattativa per l’acquisizione dei 12 negozi Coop. Esodo incentivato e cassa integrazione straordinaria sono misure che si aggiungono al piano di ristrutturazione e ammodernamento dei punti vendita, al blocco del turn-over, alla ricollocazione del personale e al piano di investimenti per l’apertura di nuovi punti vendita entro il 2024.
I sindacati Filcams Cgil, FIascat Cisl e Uiltucs Uil hanno incontrato l’azienda per proseguire il confronto, concretizzare i contenuti dell’accordo quadro del 26 ottobre scorso e definire tutti gli adempimenti legati al subentro. L’operazione prevede inoltre l’affissione dell’insegna Coop in altri 300 punti vendita del gruppo.
Monja Caiolo, Mimma Calabrò e Marianna Flauto, segretari generali in Sicilia di Filcams, Fisascat e Uiltucs, spiegano che “l’acquisizione prevede un piano di ristrutturazione e una riduzione delle superfici di vendita. In particolare l’azienda calcolava 267 esuberi di cui 152 a Catania, 62 a Palermo, 35 a Messina e 18 a Ragusa. Grazie all’accordo sindacale si procederà con una ricollocazione in tre anni dei dipendenti e con dei periodi di cassa integrazione che consentiranno di tutelare tutti i circa 800 posti di lavoro. Previsto inoltre il blocco del turnover e incentivi all’esodo. Sono tutte misure grazie alle quali è stato scongiurato il rischio di licenziamenti rasserenando tutte le famiglie coinvolte e ripristinando un clima di serenità, fiducia e speranza in un futuro migliore. Il prossimo incontro si terrà il 19 gennaio”.