Una donna di Lipari che ha il cancro non può andare il 19 gennaio a Messina per una visita perché non è vaccinata e i trasporti, con le nuove disposizioni, sono vietati a chi non ha il super green pass. Rosaria Casamento, 56enne ristoratrice, è disperata. “Nelle mie condizioni – dice la donna, sposata con due figlie – lo Stato mi nega di poter viaggiare sull’aliscafo. Questo è un grido d’aiuto alla politica e quindi allo Stato. Da 14 mesi la mia vita è cambiata col cancro. Ho sentito le sofferenze più atroci della chemioterapia, ho perso i miei adorati capelli, mi sono vista il corpo mutilato nel profondo. Ho fatto con sacrifici e sbattimenti per un mese e mezzo radioterapia viaggiando con il mare in tempesta”.
“Devo continuare il percorso ancora tanto lungo – aggiunge – e con la consapevolezza di non conoscere il finale. Oggi lo Stato mi vieta di salire sull’unico mezzo a mia disposizione per raggiungere il luogo delle cure, solo perché non ho fatto il vaccino. Fino adesso non ho potuto farlo proprio per i disturbi chemioterapici pesanti. Stato, fai funzionare il mio ospedale – conclude -, così mi curo a casa mia e non ho bisogno di usare i ‘tuoi mezzi’. Ricordati che le nostre sono piccole isole hanno esigenze diverse dalla terra ferma”.
La questione è oggetto di una lettera indirizzata al presidente della Repubblica Mattarella, al presidente del Consiglio Mario Draghi, ai membri del governo e del Parlamento, scritta dal senatore del Movimento 5 stelle Pietro Lorefice d’intesa con tutti i deputati e i senatori siciliani. Il testo sottolinea una “inaccettabile disparità di trattamento tra cittadini isolani e cittadini della terraferma, come già denunciato dall’Associazione nazionale dei comuni delle isole minori, a causa delle recenti norme contenute nel decreto legge del 30 dicembre scorso, n. 229, in particolare, per quanto sancito dall’articolo 1 comma 2 in materia di estensione del ‘super green pass per l’accesso e la fruizione dei mezzi di trasporto”.
“Non si può non tenere conto della peculiarità delle isole minori, territori che già soffrono di gravi penalizzazioni rispetto ai cittadini della terraferma, in tema di offerta di servizi e accessibilità ai servizi, anche essenziali, e in tema di condizioni economiche e di sviluppo di queste zone”, dicono. “Sul tema abbiamo raccolto la sensibilità del presidente Conte durante l’assemblea del M5s tenutasi ieri e il punto sarà portato al tavolo del Consiglio dei ministri di questa sera. Chiediamo quindi al governo di intervenire per sanare questa grave condizione che verrebbe a crearsi dal 10 gennaio. Non possiamo permettere che i cittadini perdano giorni in ambito lavorativo, scolastico, universitario. E ancora, non possiamo permettere che si creino circostanze in cui si verifichino mancate visite mediche o interventi chirurgici o sedute di chemio terapia saltati per l’impossibilità di raggiungere la terraferma. Una considerazione che vale soprattutto per gli abitanti delle isole minori di tutta Italia, ma anche per coloro che vivono in Sicilia e Sardegna”.