CATANIA – Arrivano le reazioni della politica dopo la nuova sospensione del sindaco di Catania Salvo Pogliese, fermato per la seconda volta dalla legge Severino dopo la condanna per peculato ai tempi in cui era deputato dell’Ars. “L’amministrazione Pogliese, ormai al tramonto qualsiasi decisione prenderà il sindaco, sarà ricordata per il caos di questi mesi”, afferma la coordinatrice del Partito democratico a Catania, Elisabetta Vanin. “Il nulla amministrativo, nessuna programmazione per spendere le risorse a disposizione, la mancanza di una visione, ma soprattutto la sospensione del sindaco per le sue vicende processuali, come previsto dalla legge. Un tira e molla che il primo cittadino sta facendo subire alla città. La candidatura di una persona sotto processo per quel tipo di reato, che se condannata avrebbe lasciato la città senza guida, com’è puntualmente avvenuto, era un rischio altissimo”.
Sempre dal lato dell’opposizione ci va giù dura anche la Sinistra italiana: “Catania si ritrova nuovamente senza sindaco, in piena pandemia, con una città allo sfascio e con una amministrazione che non è riuscita a risolvere nessuno dei problemi che si proponeva di affrontare: dal dissesto alla crisi economica e occupazionale, dalla gestione dei rifiuti alla viabilità e al traffico, dalle prospettive di sviluppo al sistema trasporti, dalla sicurezza degli edifici pubblici alla gestione dell’ordinaria amministrazione, dalla cura dell’esiguo verde pubblico alla transizione ecologica, sino allo stato di degrado inverosimile della zona industriale che ci ha portato a perdere investimenti e prospettive occupazionali. Adesso il sindaco la smetta di pensare alla sua carriera politica, prenda atto che la sua esperienza è stata politicamente disastrosa e che Catania ha bisogno di un’amministrazione nel pieno delle sue funzioni, quindi rassegni le dimissioni”.
A chiedere le dimissioni di Pogliese anche il M5s: “Catania sta attraversando un momento drammatico: è sporca, abbandonata a sé stessa e fuori controllo. Non può più permettersi un vertice monco. Il sindaco Pogliese e la sua giunta liberino la città da questo stallo e compiano un gesto di responsabilità. Anche se l’ufficialità è arrivata ieri pomeriggio, la notizia si aspettava da tempo. Ci preoccupa moltissimo il fatto che la città sia rimasta senza guida, ma ancora di più la posizione del primo cittadino che decide di non decidere, prendendo tempo e lasciando una città allo sbando. Al netto delle considerazioni giudiziarie, che ci auguriamo si risolvano per il meglio nei prossimi gradi di giudizio, c’è un problema di opportunità politica, mentre la città deve poter contare su una guida solida e decisa. Il sindaco si dimetta se non può più stare al suo posto: Catania e i catanesi hanno il diritto di scegliersi una nuova amministrazione”.
A favore di Pogliese interviene Alberto Cardillo, coordinatore provinciale di Fratelli d’Italia: “Ricordiamoci che avrebbe potuto godere dell’immunità da parlamentare europeo e invece nel 2018 scelse di scendere in campo per amministrare la Catania. Vedremo cosa accadrà con le proposte di modifica della scelerata legge Severino e con il referendum sul tema che sarà celebrato in primavera. L’auspicio è che il sindaco possa presto tornare nel posto in cui i cittadini hanno voluto che fosse”.
Anche per Matilde Siracusano, deputata messinese di Forza Italia, “Pogliese è vittima ancora una volta di un’ingiustizia. La legge Severino – norma assurda, che andrebbe completamente riscritta – viene interpretata in modo errato e in contrasto con una recente sentenza della Corte costituzionale, e dunque dalla prefettura di Catania è stata inviata una nota al Comune etneo che ripristina la sospensione del primo cittadino. Una procedura aberrante, una sgrammaticatura democratica che il Parlamento ha il dovere di sanare il prima possibile”.
“La sospensione del sindaco Pogliese giunge in un momento socio-politico particolarmente difficile per Catania, ma anche per la Sicilia e l’Italia intera – affermano il commissario provinciale di Forza Italia Marco Falcone, l’assessore comunale Michele Cristaldi, il consigliere etneo Giovanni Petralia e il vicecoordinatore cittadino degli azzurri Antonio Villardita -. Esprimiamo sentita e rinnovata vicinanza all’uomo prima ancora che al politico, alle prese con un garbuglio giuridico che scaturisce dalle contraddizioni della ‘Severino’. Una legge inefficiente e antidemocratica, contraria ai principi basilari dello Stato di diritto”.
“Di fronte a tutto ciò – aggiungono – Forza Italia chiede tuttavia al sindaco Pogliese di mettere l’interesse di Catania e dei catanesi al primo posto, come sempre fatto in questi anni. Di difenderli, con il consueto slancio di persona generosa e perbene che apprezziamo da sempre. Occorre scongiurare il tunnel del commissariamento della decima città d’Italia, nonché la bagarre di una campagna elettorale in piena emergenza pandemica e con stringenti scadenze amministrative all’orizzonte come il Pnrr”.
“All’amministrazione della città, ai partiti e a tutte le forze sociali, adesso, è richiesto invece un ulteriore sforzo di responsabilità – proseguono i dirigenti di Forza Italia Catania – per mettere in sicurezza il risanamento del Comune e le basi per la ripresa che il centrodestra di governo ha saputo porre in questi anni. Forza Italia resta al fianco del sindaco Pogliese e dell’amministrazione, per andare avanti a garanzia di famiglie, imprese e servizi. Si rassegnino il Pd e le sinistre e si accontentino delle loro misere speculazioni politiche di queste ore: prima di parlare, guardassero in casa loro”.