Omicidio di Agata Scuto, il 60enne non risponde

n.br.) Arrestato ad Acireale, è accusato di aver strangolato e bruciato la ragazza

n.br.) Si è avvalso della facoltà di non rispondere Rosario Palermo, il sessantenne arrestato lunedì scorso ad Acireale perché accusato di avere assassinato il 4 giugno di dieci anni fa Agata Scuto, una disabile figlia della sua convivente con la quale intratteneva una relazione. Dinanzi al gip Maria Ivana Cardillo, Palermo è rimasto in silenzio durante l’interrogatorio di garanzia nel carcere di Noto nel quale si trova recluso.

“E’ abbastanza provato – ha spiegato il suo difensore l’avvocato Marco Tringali -, abbiamo deciso di affrontare la questione nel momento in cui sarà a conoscenza delle contestazioni. Vedremo nel corso della prossime settimane si affrontare il giudizio del riesame”. Palermo è stato arrestato ed è accusato di avere strangolato e bruciato la ventiduenne, il cui corpo non è stato mai trovato.

Alla base dell’inchiesta alcune puntate della trasmissione ‘Chi l’ha visto?” e la riapertura del caso nel corso del quale gli investigatori dei carabinieri hanno raccolto grazie a una microspia installata sull’auto di Palermo, uno sfogo dell’uomo parlava da solo raccontando alcuni retroscena della sparizione della Scuto. Il movente dell’omicidio potrebbe essere legato a una gravidanza della ragazza.

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