RAGUSA – Si era recata qualche giorno fa al pronto soccorso dell’ospedale Giovanni Paolo II di Ragusa, dopo avere avvertito le prime doglie. Qui, scopre di essere positiva al Covid e per una trentaquattrenne di Pozzallo inizia il calvario. Secondo il racconto della donna, non vaccinata, i medici del pronto soccorso, dopo avere svolto il tracciato e gli esami di routine, ritenendo che non fosse ancora il momento di partorire hanno rimandato a casa la paziente due volte – spiega la signora – nella stessa giornata, in isolamento, con l’ambulanza attrezzata per il biocontenimento, riservata ai soggetti positivi al Covid.
La donna, isolata anche dal marito a causa della sua positività, accusa nuove contrazioni. Non riesce a chiamare nessuno e raggiunge da sola il bagno, trascinandosi. Non perdendosi d’animo, partorisce una bambina. Poi, chiamando l’ambulanza della guardia medica di Pozzallo, raggiunge l’ospedale ragusano, ricevendo assistenza al pronto soccorso, dove tagliano il cordone ombelicale. La bimba, Ambra, è risultata negativa al Covid. La mamma , dopo qualche giorno di ricovero in una apposita sala travaglio allestita per i pazienti affetti dal Covid, è stata dimessa e si è ricongiunta alla figlia. Nel frattempo si è negativizzata.