SIRACUSA – Da lunedì prossimo e fino al 19 gennaio le scuole di ogni ordine e grado – pubbliche, private e paritarie – del territorio di Siracusa andranno in didattica a distanza. Lo stabilisce un’ordinanza emessa stamattina dal sindaco Italia che fa riferimento al provvedimento con il quale ieri il presidente della Regione, Nello Musumeci, ha inserito Siracusa tra le città in zona arancione per l’emergenza sanitaria legata alla forte diffusione del Covid-19. La misura non riguarda i corsi universitari.
Nella stessa ordinanza, il presidente della Regione aveva dato facoltà ai sindaci di adottare la dad “secondo i protocolli in vigore” e il Comitato tecnico-scientifico regionale, considerata la copertura vaccinale raggiunta, proponeva ai sindaci di adottare misure urgenti per arginare l’espandersi della malattia. Ieri l’incidenza del Covid-19 in provincia era stata di 1.152 casi su 100 mila abitanti, a fronte di un limite previsto di 250 su 100 mila; nella settimana tra il 30 dicembre e il 5 gennaio era stata di 1.381 su 100 mila. Ieri a Siracusa, la percentuale dei positivi nella fascia 0-19 anni era del 21,11%.
L’ordinanza del sindaco Italia concede la “possibilità di svolgere attività in presenza qualora sia necessario l’uso di laboratori o per mantenere una relazione educativa che realizzi l’effettiva inclusione scolastica degli alunni con disabilità e con bisogni educativi speciali”.
Anche il sindaco di Messina, Cateno De Luca, ha firmato ieri un’ordinanza con cui dispone la chiusura di tutte le scuole pubbliche e private dal 10 gennaio – giorno previsto per il rientro – al 23 a causa del Covid. Il sindaco scrive che gli istituti devono garantire lo svolgimento delle attività scolastiche mediante did o dad. Intanto l’Asp di Messina, dopo la riunione di ieri in prefettura, “prendendo atto dell’aumento vertiginoso dei contagi nel territorio “, ha deciso di chiedere alla Regione di considerare Messina territorio ad alto rischio istituendo la zona arancione”. Il commissario straordinario dell’Asp Bernando Alagna dice: “Si è deciso di potenziare i posti letto negli ospedali di Messina e provincia di almeno 100 unità”.