E’ oramai diventato un tam tam mediatico. Il testimone, il cui nome era stato già reso pubblico sabato scorso, si è fatto vivo e ha risposto all’appello del presidente del Cufom (il Centro ufologico mediterraneo), Angelo Carannante, cominciando a fornire diversi chiarimenti sull’accaduto.
“L’avvistamento è durato diverse decine di minuti – racconta Alex Mangano -, il cielo era sereno, salvo qualche nuvoletta qua e là. L’ufo era molto strano”. Non era solo ad assistere alle evoluzioni dell’oggetto volante non identificato. Ha girato dei video. “In un primo tempo – spiega il Cufom – ha contattato l’aeronautica e poi, come da protocollo, è stato ascoltato dai carabinieri locali”.
Sempre secondo il racconto, “era una strana luce bianca, dalla forma indefinibile, con un movimento inusuale, che a tratti scompariva letteralmente dalla vista, rendendosi invisibile otticamente. Alla fine è sparito dietro ai rilievi montuosi”. Il testimone è stato ospite della trasmissione “Italiasì” su Rai Uno, durante la quale sono stati trasmessi alcuni frame dell’apparizione.
Nel frattempo, ribadisce il Cufom, “continuano le segnalazioni da diverse parti della Sicilia, specie dalla zona di Palermo. Gli ufo esistono fin dall’antichità e il termine non significa affatto ‘velivolo alieno’, come qualcuno immagina, ma va letto solo come oggetto volante la cui natura è ignota. Se poi viene identificato diviene ifo, cioè oggetto volante identificato. Nulla da temere quindi, lo dicono i milioni di avvistamenti che si sono succeduti da tempo immemorabile”.