Stangata disciplinare per Francesco Baldini. L’allenatore del Catania, espulso nell’animato fine gara della sfida con la Turris, è stato squalificato per tre giornate “per avere, al 49°minuto del secondo tempo, una persona non identificata, presente nell’area tecnica, lanciato un pallone con il chiaro intento di interrompere un’azione avversaria. Richiesto dal IV Ufficiale di gara di indicare l’autore della condotta, l’allenatore Baldini non ha fornito alcuna informazione al riguardo. Misura della sanzione in applicazione della regola 12 del Regolamento del Giuoco del Calcio e degli artt. 4, 13, comma 2, C.G.S., valutate le modalità complessive dei fatti e la particolare gravità della condotta posta in essere”.
Baldini, quindi, paga non per avere lanciato il pallone in campo, ma in quanto responsabile del gesto nell’impossibilità di determinarne l’autore.
Un turno di stop e 500 euro di multa per il tecnico della Turris, Bruno Caneo, anch’egli espulso nel concitato finale “per avere, al 49°minuto del secondo tempo, tenuto un comportamento offensivo nei confronti di tesserati della squadra avversaria, in quanto, a seguito di una irregolarità commessa da un membro della panchina avversaria, usciva dall’area tecnica e con fare aggressivo si avvicinava alla panchina avversaria pronunciando al loro indirizzo frasi offensive. Alla notifica del provvedimento di espulsione tentava nuovamente di raggiungere la panchina avversaria e, trattenuto dai dirigenti della sua società, proferiva frasi offensive verso i componenti della panchina. Misura della sanzione in applicazione degli artt. 4 e 13, comma 2, C.G.S., valutati: le modalità complessive della condotta; il comportamento tenuto dai tesserati avversari che ha determinato la condotta in contestazione; le scuse porte dal Caneo alla squadra arbitrale al termine della gara”.
La Turris è stata sanzionata con 500 euro di ammenda “per fatti contrari alle norme in materia di ordine e di sicurezza e fatti violenti commessi dai suoi sostenitori integranti pericolo per l’incolumità pubblica, consistiti nell’avere, al termine della gara, lanciato, dal settore occupato dagli stessi, all’interno del recinto di gioco, in prossimità dell’ingresso del tunnel che porta agli spogliatoi, piccoli oggetti di plastica senza provocare conseguenze pregiudizievoli. Ritenuta la continuazione, misura della sanzione in applicazione degli artt. 6, 13. comma 2, 25 e 26 C.G.S, valutate le modalità complessive dei fatti e considerato che non si sono verificate conseguenze dannose”.
Tra i giocatori, un turno di stop al centrocampista rossazzurro Cataldi per recidività in ammonizione (quinta sanzione).