CATANIA – “Trentasei miliardi di profitti, 210 lavoratori usa e getta. Pfizer, c’è una logica in questa follia!?”. Lo ha scritto la Uil di Catania su uno striscione appeso al balcone della sede del sindacato a proposito della lettera di mobilità per 130 dipendenti dello stabilimento del capoluogo etneo e dell’annuncio che non saranno rinnovati i contratti a 80 lavoratori, tra interinali e stagionali.
“Alcuni precari, uscendo dalla fabbrica a fine turno – ha detto la segretaria della Uil, Enza Meli, che è andata al sito etneo – hanno riferito che gli è stato chiesto di liberare gli armadietti entro venerdì, mentre per i dipendenti a tempo indeterminato si propone l’alternativa fra un trasloco forzoso con la famiglia ad Ascoli e la perdita del posto di lavoro. E molti raccontano di aver visto i colleghi in lacrime. Sono indignata per le scelte di Pfizer, che qui dovrebbe investire e invece taglia. Ma fa rabbia anche il silenzio del governo nazionale e di quello regionale. Cosa deve succedere ancora perché qualcuno si ricordi di Catania e dei catanesi che rivendicano non elemosine ma lavoro, dignità e rispetto?”.