“Da Pfizer proposta inaccettabile”

Tagli del personale, a Catania l'incontro azienda-sindacati: "Distanze siderali"

CATANIA – “Si è concluso con un nulla di fatto l’incontro di questa mattina tra le sigle sindacali e la Pfizer Catania che si è svolto nella sede di Confindustria per la procedura di licenziamento collettivo di 130 unità che operano all’interno dello stabilimento etneo”. La notizia arriva  Cgil, Cisl, Uil e Ugl. “Le distanze con l’azienda rimangono siderali. A maggior ragione – aggiungono i sindacati – dopo che l’azienda, attraverso il responsabile delle risorse umane Carmelo Fornito, ha avanzato la possibilità di un ricollocamento nel sito di Ascoli Piceno, dove si produrrà la pillola anti Covid, per soli 50 lavoratori tra le figure in esubero, su base volontaria con l’erogazione di un incentivo ‘una tantum’ per il trasferimento. Il resto sarà licenziato, andando ulteriormente a incrementare il gruppo dei dipendenti in uscita dalla Pfizer Catania già folto dopo la mancata conferma dei lavoratori con contratto interinale: 50 a fine febbraio e 30 ad agosto”.

Stamattina nella sede di Confindustria a Catania c’è stato il primo degli incontri tra una rappresentanza di lavoratori della multinazionale farmaceutica, i delegati di Confindustria, i rappresentanti sindacali e i vertici locali di Pfizer. Tutto questo mentre all’esterno si svolgeva un un presidio (FOTO).

“Quella dell’azienda – concludono i sindacati – è una richiesta sicuramente irricevibile, aggravata dal fatto che l’eventuale adesione all’offerta deve giungere all’azienda entro pochi giorni. Vogliamo che la realtà di Catania sia rilanciata per bene e che, se davvero c’è necessità di rivedere l’assetto del personale tramite la soluzione Ascoli, questa deve essere rivolta a tutti i dipendenti e non solo a una parte di loro”.

 

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