MESSINA – “Mi sono arrivate diverse offerte sia di una vicepresidenza della Regione e di un assessorato al Bilancio, sia eventualmente una nomina come sottosegretario in futuri governi nazionali. Questo perché hanno capito che condizioneremo gli equilibri: parte difatti l’operazione movimento meridionalista, c’è già pronta denominazione e loghi e Messina sarà il fulcro. La mia candidatura alla presidenza della Regione sta facendo tremare i palazzi”.
Come sempre esplosivo il sindaco di Messina, Cateno De Luca durante la conferenza stampa nella quale ha salutato i giornalisti ricordando che il 14 prossimo rassegnerà le dimissioni per candidarsi a presidente della Regione e indicherà il suo candidato alla carica di primo cittadino della città dello Stretto. “Rispetto a 10 anni fa – prosegue – quando mi sono candidato alla guida della Regione ho l’esperienza e gli anticorpi per affrontare adeguatamente questa sfida. Il prossimo presidente deve ragionare come un sindaco e governare con la stessa tensione, questo è mancato nel governo della Regione che non è stata amministrata, si è fatta solo politica con la logica dei soldatini.”.
“Lascio una città che ha raggiunto molti obiettivi ed è competitiva e più credibile dal punto di vista finanziario, siamo riusciti a evitare il dissesto – ha continuato De Luca -, io mi do 10 e lode perché le condizioni nelle quali ho operato erano molto difficili, non avevo nemmeno un consigliere comunale dalla mia parte. Avrei potuto fare come hanno fatto in passato altri, piazzare qualche parente di qualche consigliere nelle partecipate per ottenere la maggioranza, ma non sarei stato più credibile”.
“Non faremo accordi con nessuno – prosegue – per le elezioni amministrative il nome del prossimo candidato lo farò a mezzanotte il 14, così come i componenti della Giunta. Io mi candiderò a consigliere comunale per fare il presidente del consiglio e continuare a fare il garante. Poi penseremo anche alle candidature alle nazionali, è arrivato il momento che Messina sia rappresentata da persone che vogliono il suo bene, non come alcuni deputati nazionali che non hanno chiesto ad esempio i fondi che arriveranno ad alcune città per salvarle dal dissesto o che quando noi andavano come giunta nei ministeri passavano prima per dire di non concederci nulla per non avvantaggiare De Luca: l’unica che ha fatto il bene della città è stata Matilde Siracusano”.
Infine De Luca con le lacrime agli occhi ha aggiunto: “Non lascerò mai Messina, mi è stata vicina quando dopo essere stato eletto deputato regionale sono stato arrestato e mi ha votato comunque perché credeva in me”.