CALTANISSETTA – Ha suscitato indignazione tra i cittadini di Caltanissetta una frase inserita all’interno di una interpellanza sul centro storico cittadino dei consiglieri comunali della Lega rivolta al sindaco Roberto Gambino. Dopo aver fatto il punto sulle cose che non vanno in centro storico – degrado, scarsa illuminazione, mancanza di progettualità – i consiglieri comunali Valeria Visconti e Oscar Aiello interpellano il primo cittadino “sulla necessità di affiggere, a tappeto, sui muri delle vie, nei bar, davanti le scuole e gli ospedali, un’ordinanza-decalogo con le principali regole comportamentali, da far rispettare agli extracomunitari che sconoscono, a causa delle diversità culturali, il modo corretto e sano della vita cittadina, e che in quel modo sarebbero aiutati a rispettare la città e i cittadini che li accolgono”.
Nessun cenno invece a un decalogo per i cittadini nisseni che, spesso, sono stati sorpresi a non rispettare le norme soprattutto per quanto riguarda l’abbandono dei rifiuti in aree nascoste del centro storico o a posteggiare le auto in zone vietate, accanto a luoghi simbolo, come la piazza principale della città intitolata a Garibaldi.
La richiesta leghista è stata immediatamente bollata come “vergognosa e razzista” dal sindaco del M5s. “Risponderò con i fatti all’interpellanza – spiega -, visto che i 20 milioni di euro di rigenerazione urbana riguarderanno soprattutto il centro storico e contribuiranno alla sua rinascita. Per ciò che concerne le dichiarazioni sui migranti le giudico vergognose, razziste, gravi e pericolose”.
Dura anche la condanna dalla sezione nissena dell’Anpi: “Siamo profondamente indignati per queste affermazioni che rimandano a pagine oscure della storia del nostro Paese”. E il segretario del circolo “Guido Faletra” del Pd, Carlo Vagginelli, racconta che “appena ho letto queste parole sono corso in Comune per prendere la tessera dell’Anpi”. Anche la Cgil invita “a smascherare tutte le forme con cui questo “nuovo” razzismo continua a manifestarsi; non esiste giustificazione alcuna che possa limitare, negare e ghettizzare alcun cittadino a prescindere dalla nazionalità , dalla cultura e dalle origini”. Per Italia Nostra, infine, si tratta di una proposta “indecorosa e provocatoria. Un “decalogo” ci vorrebbe per Salvini e i suoi adepti. Bel modo di integrare i cosiddetti migranti che, malgrado ciò che possano pensare taluni, sono una risorsa importante per Caltanissetta”.