PETRALIA SOTTANA (PALERMO) – Strade e case lesionate, terreni che scivolano a valle, attività ricettive a serio rischio, la Sicilia centro-occidentale si sgretola ed è allarme rosso sulle Madonie, che stanno pagando a duro prezzo le intense piogge autunnali. Acqua che si è infiltrata nel sottosuolo, provocando una serie di cedimenti, un po’ com’è avvenuto nel Seicento, nell’Ottocento e nel periodo a cavallo tra il 1976 e 1977. Mentre a Polizzi Generosa continuano verifiche ed evacuazioni, un’altra frana minaccia Petralia Sottana, borgo d’Italia nel 2019 e getta nello sconforto i residenti della zona compresa tra il museo ed il quartiere San Giovanni; lo smottamento riattivato all’improvviso dopo 46 anni sembra tagliare in due il centro abitato. Il movimento franoso non è distante dal municipio e dal cine-teatro e preoccupa il suo movimento: “La frana sta procedendo verso nord e sta interessando la zona del campo sportivo – afferma il capo della Protezione civile, Salvo Cocina – stiamo monitorando una serie di lesioni che riguardano strade e case”.
Vigili urbani e carabinieri stanno facendo accertamenti su numerose abitazioni di via Cipresso, molte delle quali avrebbero lesioni di una certa gravità sui pavimenti e nelle pareti. Una trentina le famiglie fatte evacuare, mentre proseguono le verifiche sulle strade che mostrano inequivocabilmente i segni dello smottamento.
Franano le Madonie, colpa delle piogge autunnali
Evacuate abitazioni a Petralia Sottana, lesionate molte strade