di Alberto Cigalini
Non sappiamo cosa succederà. Forse tutto finirà tra qualche giorno. Oppure arriverà la buona notizia tanto invocata. Quel che sappiamo è che questo Catania un miracolo l’ha già fatto. Restare in piedi, onorare la maglia, rialzarsi dopo le cadute. E vincere. Con un esercizio provvisorio in scadenza, stipendi da pagare, acquirenti latitanti e nuove penalizzazioni (-2 e non il temuto -4), i rossazzurri sfoderano un’altra prestazione tanto generosa quanto brillante castigando a domicilio la Juve Stabia e cancellando così lo stop casalingo con il Picerno.
Se al Massimino le cose recentemente girano male, lontano da casa il Catania va forte: seconda vittoria di fila, quinto risultato utile consecutivo. Trovatosi a gestire una situazione simile a quella di Torre del Greco (partita in trasferta, impegni ravvicinati, campo in sintetico), Baldini, ancora squalificato e rimpiazzato in panca da Mularoni, replica le stesse scelte proponendo il medesimo undici iniziale con un 4-3-3 che si rimodula in 4-1-4-1 in fase di non possesso grazie al lavoro degli esterni Biondi e Greco.
Contro una fiacca Juve Stabia, che rispetto alla Turris resta ben più bassa rinunciando alle pressione nella metà campo avversaria, il Catania comanda in lungo e in largo. Le vespe non pungono mai. Al contrario, sono i rossazzurri, padroni della mediana e ficcanti sulle corsie, a mantenere sempre l’iniziativa muovendo bene la palla. Il meritato gol di Simonetti giunge proprio a conclusione di una pregevole azione manovrata che coinvolge Cataldi, Biondi, Moro e Greco, bravo a perfezionare l’uno-due con l’ex piacentino, il cui piattone destro a centro area non lascia scampo a Dini.
L’uno a zero con il quale si va al riposo è a dir poco stretto per i rossazzurri, che prima del 45′ di reti potrebbero farne almeno altre due grazie ad altrettante clamorose occasioni: sulla prima il destro dell’incontenibile Greco, presentatosi a tu per tu con Dini su bel filtrante di Biondi, esce d’un soffio; la seconda, nata da una ripartenza a tutta velocità del solito Greco, si spegne sul salvataggio a porta ormai vuota di Panico sul tiro di Rosaia.
Quello che gli spetta il Catania se lo va a prendere in avvio di ripresa, quando Simonetti completa la sua grande giornata sbucando sul secondo palo su corner di Greco (al secondo assist) e appoggiando in porta per il raddoppio. Greco, prima di venire rilevato da Russini, Biondi, lo stesso Russini e il subentrato Sipos hanno la palla per il tris, ma può bastare così. Questi ragazzi, ancora una volta, hanno fatto il loro dovere. Chi può si faccia avanti – ora, adesso – per consentire loro di continuare a farlo.
JUVE STABIA-CATANIA 0-2
Juve Stabia (4-2-3-1): Dini 5; Peluso 5, Tonucci 5, Troest 5, Panico 5.5 (24′ st Esposito 5.5); Altobelli 5 (1′ st Davì 5.5), Scaccabarozzi 5.5; Ceccarelli 5 (1′ st Della Pietra 5.5), Stoppa 5.5, Schiavi 5 (24′ st De Silvestro 5.5) (15′ st Bentivegna 5.5); Eusepi 5. In panchina: Russo, Dell’Orfanello, Erradi, Guarracino, Cinaglia, Caldore, Evacuo. Allenatore: Sottili 5
Catania (4-3-3): Sala 6; Albertini 7, Monteagudo 6.5, Lorenzini 6.5, Pinto 6.5; Rosaia 6.5 (30′ st Provenzano 6), Cataldi 7 (38′ st Izco sv), Simonetti 8; Biondi 7 (30′ st Piccolo 6), Moro 6 (17′ st Sipos 6), Greco 7.5 (17′ st Russini 6.5). In panchina: Stancampiano, Pino, Dos Santos, Ercolani, Ropolo, Russotto, Zanchi. Allenatore: Baldini (squalificato, in panchina Mularoni) 8
Arbitro: Galipò di Firenze 6.5
Reti: 30′ pt e 4′ st Simonetti.
Note: spettatori circa 1000. Ammoniti: Simonetti, Stoppa, Peluso, Panico. Angoli: 2-9. Recupero: 3′, 3′.