CATANIA – “E’ necessario che quanto prima il governo nazionale e in particolare il ministero dello Sviluppo economico attivi un tavolo tecnico e di confronto con le forze sindacali, istituzionali e l’azienda, per fermare il surreale piano della Pfizer di depotenziare il sito catanese ricorrendo persino a inaccettabili licenziamenti di personale, proprio mentre la stessa impresa ha assunto un fruttuoso ruolo centrale nel mondo con la produzione di miliardi di vaccini”.
Lo scrive in una nota l’amministrazione comunale di Catania sull’annuncio della multinazionale di farmaceutica di un piano con 130 esuberi per il sito del capoluogo etneo. “Sia l’amministrazione comunale che quella regionale – prosegue la nota – hanno dato ampia disponibilità a sostenere il rilancio dello stabilimento di Catania, ma tocca anzitutto al governo centrale pretendere spiegazioni di scelte che appaiono incomprensibili scongiurando anzitutto i licenziamenti, a fronte degli investimenti di 27 milioni che non garantirebbe neppure il mantenimento della funzionalità del sito etneo”.
“Nei mesi scorsi peraltro il sindaco e tutta l’amministrazione comunale, e anche di recente – si sottolinea dal Comune – hanno rilanciato l’opportunità di sfruttare le potenzialità del sito produttivo di Catania che avrebbe anche le professionalità necessarie per realizzare in tempi brevissimi un polo per lo sviluppo e la fabbricazione di vaccini e prodotti farmaceutici di ultima generazione, in sintonia alle sollecitazioni giustamente espresse da tutte le organizzazioni sindacali”.
Lo scorso 2 novembre il Consiglio comunale all’unanimità ha approvato un ordine del giorno per “impegnare il sindaco a farsi portavoce, a livello nazionale, per l’impiego di risorse del Piano nazionale di ripresa e resilienza che possano garantire di affrontare le minacce presenti e future al diritto alla salute e alla vita dei cittadini, in cui Pfizer Catania può giocare un ruolo fondamentale, anche a favore di tutta l’area del Mediterraneo, al fine di riconoscere concretamente il ruolo strategico dell’industria del farmaco in terra d’Etna, favorendo l’implementazione di una Farma valley catanese con l’utilizzo di fondi comunitari”.