PALERMO – Rissa la scorsa notte davanti alla discoteca Payone di via dei Nebrodi a Palermo. Nel corso di una serata privata organizzata dal locale un gruppo numeroso di giovani voleva entrare. La sala era già piena, secondo quanto previsto della norme anti Covid, e il gestore e i buttafuori hanno fatto presente che non era possibile l’ingresso.
I giovani si sono scagliati contro i buttafuori e hanno iniziato a inveire. “Una situazione impossibile da gestire, tanto che abbiamo chiamato il numero unico di emergenza per chiedere aiuto alle forze dell’ordine – dice Dario Evola, titolare della discoteca -. I primi ad arrivare quelli della guardia di finanza, che poi hanno chiamato i rinforzi”.
In via dei Nebrodi sono arrivati i carabinieri e gli agenti di polizia. Ma i giovani hanno continuato a sfidare e minacciare anche gli uomini in divisa. Fino all’una e mezza la strada è stata chiusa. “Sono molto amareggiato – aggiunge Evola -. Sono anni che gestisco il locale e ho sempre lavorato con molto scrupolo”. La calma è arrivata solo verso l’una e trenta, quando tutti i presenti nel locale hanno potuto lasciare la sala. “Noi siamo vittime in questa storia – aggiunge Evola -. Siamo stati chiusi per anni e adesso che possiamo ricominciare a lavorare dobbiamo fare i conti con questa gioventù. Sono davvero preoccupato per il nostro futuro. Comprendo i miei colleghi che hanno deciso di restare chiusi. Con queste regole e con questi gruppi di bande aprire è davvero un azzardo”.