“Potrebbero essere necessari da pochi giorni a una settimana e mezza per trovare un accordo sui punti controversi” nei negoziati tra le delegazioni russa e ucraina, secondo il capo negoziatore ucraino Mykhailo Podolyak. “La firma di un accordo di pace porrà fine alla fase acuta del conflitto, ci permetterà di onorare tutti coloro che sono stati uccisi e iniziare la ricostruzione del Paese. Ma dubito che per gli ucraini la guerra finirà lì, non dopo tutto quello che abbiamo passato”, aggiunge il consigliere di Zelensky.
Intanto è la Turchia a occupare la scena diplomatica su richiesta di Kiev che la vuole tra “i garanti” di un possibile accordo con la Russia. secondo il ministro degli Esteri turco Cavusoglu, Putin potrebbe avere un incontro faccia a faccia con Zelensky. Il ministro degli Esteri ucraino Kuleba avrebbe chiesto, secondo Cavosoglu, che i cinque membri permanenti del Consiglio di Sicurezza, più Turchia e Germania, siano i “garanti” di un possibile accordo con la Russia. Domani il presidente americano Joe Biden parlerà con lo stesso presidente cinese Xi Jinping.
Ma gli attacchi delle milizie russe non si fermano. Almeno 21 persone sono morte in seguito a un bombardamento vicino a Kharkiv, ha riferito la procura della seconda città ucraina, nell’est del Paese. Zelensky parlerà ai deputati e senatori italiani, in videoconferenza, con la Camera e il Senato a Montecitorio il 22 marzo alle 11. E Macron annuncia che la Francia deve potenziare il suo esercito per essere pronta a rispondere a “una guerra di alta intensità che può tornare sul nostro continente”.
Intanto il commissario Ue per gli affari economici Paolo Gentiloni non esclude nuove sanzioni anche in campo energetico, ma “non imminenti”. Ad alzare l’asticella della tensione è oggi la Bielorussia con Lukashenko che minaccia: “Se l’Ucraina dovesse continuare la sua escalation contro la Bielorussia, Minsk non la lascerà senza risposta” aggiungendo che se Zelensky rifiuta di firmare un accordo con Putin, poi sarà costretto a firmare un atto di capitolazione. Mentre il leader ceceno Ramzan Kadyrov assicura che “migliaia” di volontari ceceni sono diretti in Ucraina.
Sospesa intanto la missione su Marte delle agenzie spaziali europee di Europa (Esa) e Russia (Roscosmos). Quattro le missioni spaziali dell’Esa bloccate dopo la decisione dell’agenzia spaziale russa Roscosmos di ritirare il suo personale dalla base di lancio europea di Kourou (Guyana Francese): Galileo M10, Galileo M11, Euclid e EarthCare.
Non si ferma il pressing di Kiev sull’Unione europea, con Zelensky che parlando in videocollegamento con il Bundestag incalza dicendo che per ogni bomba che cade in Ucraina, si alza un muro sempre più forte fra Kiev e l’Europa. Ed è Scholz a ribadire però che la Nato non entrerà in questo conflitto”. E a lui fa eco il segretario generale della Nato, Stoltenberg: “Questa è la guerra di Putin e lui deve mettervi fine”.
Fra le situazioni più critiche Mariupol, sotto assedio da giorni. Quella che prima era una città di 400 mila persone, denuncia il ministro della Difesa ucraino Oleksii Reznikov al parlamento europeo, da tre settimane sopravvive senza acqua né corrente elettrica, colpita da missili in continuazione, e si stima che le perdite civili siano 20 mila. Ha per fortuna resistito al martellamento il teatro cittadino, trasformato in rifugio antiaereo, le cui immagini satellitari mostrano due scritte “bambini” davanti e dietro la struttura: 130 le persone finora uscite vive dopo quello che Londra ha definito un crimine di guerra.
La città è stremata, i morti vengono sepolti nelle fosse comuni, la gente scioglie la neve per avere l’acqua, racconta il vicesindaco Orlov. Nelle ultime 24 ore, la difesa aerea ucraina ha distrutto 10 bersagli aerei nemici, riferisce il centro stampa dello stato maggiore delle forze armate.