“Gara conclusa, bene non aggiudicato”. Due frasi lapidarie sul futuro del Calcio Catania. Anche il secondo bando per l’acquisto di ramo d’azienda calcistico del club rossazzurro si è risolto con un nulla di fatto. Il cammino del Catania, che resta in esercizio provvisorio sino a lunedì 7, potrebbe concludersi qui, nel giorno della ricorrenza della morte di Angelo Massimino, risalente ormai a 26 anni fa.
A vuoto, come si presumeva, il tentativo di Benedetto Mancini. L’imprenditore romano, in passato coinvolto in travagliate vicende legate a Rieti e Latina, ha costituito la società Fc Catania 1946 srl registrandola alla Camera di Commercio e dotandola pure di un nuovo logo ma presentando un capitale sociale di soli diecimila euro a fronte dei 500 mila previsti dal bando, che espressamente richiedeva un “capitale sociale interamente versato non inferiore al prezzo base d’asta”.
Secondo quanto emerso, nelle idee dell’imprenditore romano la somma mancante avrebbe dovuto essere oggetto di integrazione con una delibera sociale di un aumento di capitale nel giorno dell’eventuale rogito, previsto per il 7 marzo, giorno della scadenza dell’esercizio provvisorio.
Secca la bocciatura del tribunale di Catania, che non avrebbe neppure ricevuto la pec di Mancini, benché l’imprenditore romano e i suoi legali sostenessero di aver inviato la mail certificata in mattinata.
A sancire la conclusione della vicenda è il comunicato del tribunale di Catania, diffuso alle 16.40: “Trattandosi di vicenda di particolare interesse sociale, si comunica che in data odierna l’udienza di vendita in forma telematica del ramo caratteristico calcistico della società fallita Calcio Catania Spa è andata deserta per mancanza di domande di partecipazione, peraltro, non risultando accreditata, sul conto della procedura, alcuna somma a titolo di cauzione”.
“Le notizie dal tribunale di Catania sono molto negative. Attendiamo le conseguenti determinazioni che spettano al tribunale. Massimo rispetto per la preoccupazione di una città e di una tifoseria gloriosa. Rispetto vuol dire stare in attesa, ci sarà il tempo per parlare”, ha detto il presidente della Lega Pro, Francesco Ghirelli, dopo che è andata deserta, per mancanza di domande di partecipazione, l’udienza di vendita del Catania, società fallita nel dicembre scorso.