CATANIA – La Caritas Diocesana di Catania ha attivato un centro informativo all’Help center per indirizzare tutti gli interessati alle donazioni per solidarietà con l’Ucraina. E’ infatti possibile effettuare donazioni economiche ai conti correnti predisposti da Caritas Italiana e disponibili sulla home del sito https://www.caritascatania.it/. Le donazioni saranno destinate alle Caritas che operano nei luoghi del conflitto e dei Paesi limitrofi. L’arcivescovo di Catania, monsignor Luigi Renna, nel messaggio di Quaresima di carità ha sottolineato che “non possiamo rimanere insensibili a chi sulle rive di un altro mare, sta soffrendo per una guerra assurda e minacciosa”, ribadendo che “sono nostri fratelli e sorelle che con i loro bambini hanno interrotto il ritmo normale della loro vita e cercano rifugio in improvvisati bunker o fuggono in cerca di una terra in cui vivere nella pace e nella giustizia”.
Nelle parrocchie e nelle rettorie della Chiesa di Catania, nella IV domenica di Quaresima, il 27 marzo, durante tutte le messe si farà una colletta ‘Pro Ucraina’, per aiutare profughi e persone rimaste in quel Paese. “Durante la Messa Crismale – si legge nel testo del messaggio – ogni comunità consegnerà il frutto del suo digiuno e della solidarietà, rendendo così più vera la nostra celebrazioni liturgica”. L’Help center della Caritas Diocesana di Catania ribadisce che non è stata formulata, da parte di Caritas, nessuna richiesta relativa alla raccolta e all’invio di generi di prima necessità o di farmaci, né è stato dato mandato ad altri di attivarla e invita i cittadini a verificare adeguatamente le fonti dei tanti messaggi di raccolta che stanno circolando in queste ore per comprendere la solidità e la trasparenza dei promotori e quindi l’effettiva destinazione delle donazioni. Caritas Italiana ha messo immediatamente a disposizione i primi 100 mila euro per i bisogni più urgenti e resta accanto alla Caritas in Ucraina e alla popolazione tutta, nonché alle Caritas dei Paesi confinanti, invitando i cittadini italiani “alla prossimità con le sorelle e i fratelli ucraini che sono nel nostro Paese”.