CATANIA – Oltre 78 milioni di euro sono stati concessi al Comune di Catania per l’acquisto di nuovi bus elettrici e a idrogeno per il trasporto pubblico locale. Sono i fondi del Piano nazionale di ripresa e resilienza assegnati dal ministero delle Infrastrutture e della mobilità sostenibile, che consentiranno di fare arrivare nel capoluogo etneo nel giro di quattro anni 100 autobus elettrici e 10 a idrogeno.
Ne dà notizia l’amministrazione comunale, che nei giorni scorsi ha predisposto la richiesta di ammissione ai finanziamenti sulla base di un piano condiviso con Amts, il soggetto attuatore delle infrastrutture per la mobilità per la svolta ‘verde’ del trasporto pubblico a Catania. “Sono sicuramente finanziamenti importanti – spiega l’assessore politiche comunitarie Sergio Parisi – che consentono di rinnovare completamente la flotta degli autobus del trasporto cittadino che sarà a emissioni zero. Provvederemo alla sostituzione dei bus più vecchi con quelli nuovi, a vantaggio sia degli utenti che potranno viaggiare sui mezzi più moderni e dotati di maggiori comfort, sia della qualità dell’aria con una riduzione importante delle emissioni degli inquinanti. Tra qualche mese e comunque entro l’anno, inoltre, grazie ai fondi (7,8 milioni di euro) del Pon Metro avremo su strada i primi 16 autobus elettrici”.
In dettaglio i 78 milioni del PNNR assegnati a Catania, per poco più di 57 milioni sono destinati all’acquisto dei mezzi elettrici, di cui almeno 30 bus entro il 31 dicembre 2024 e un obiettivo complessivo minimo di 100 bus da acquistare e mettere in esercizio entro il 30 giugno 2026. Dall’ammontare complessivo, poco più di 10 milioni di euro euro sono destinati all’acquisto di autobus a idrogeno, una moderna modalità di alimentazione che si sta sperimentando con successo. Infine, altri 10 milioni e mezzo di euro sono finalizzati alla realizzazione delle infrastrutture di supporto per l’alimentazione dei veicoli (spese per la predisposizione degli allacciamenti alla rete di erogazione, luoghi di ricarica e dei relativi apparati e se necessario delle opere di adeguamento dei depositi), tenuto conto che tutto dovrà essere realizzato secondo un crono programma preciso per rispettare i tempi del PNRR, con i contratti delle forniture aggiudicate entro il 31 dicembre 2023.