CATANIA – “Le esigenze alloggiative dei cittadini ucraini devono essere soddisfatte prioritariamente attraverso il collocamento nella rete dei Centri di accoglienza straordinaria/Sistema di accoglienza e integrazione (Cas/Sai), che è stata ampliata. Eccezionali esigenze che dovessero richiedere un’integrazione delle disponibilità alloggiative non fronteggiabili con quelle esistenti nella rete Cas/Sai potranno essere rappresentate alle Regioni per reperire soluzioni ulteriori di alloggiamento e di assistenza temporanea”. Lo sottolinea in una nota la Prefettura di Catania, dove è stata creata una cabina di regia per il costante monitoraggio del fenomeno.
L’indicazione è emersa durante una riunione in videoconferenza relativa all’emergenza ucraina presieduta ieri dal Prefetto con i 58 tra sindaci e commissari straordinari del della provincia di Catania durante la quale sono state affrontate alcune tematiche relative all’accoglienza dei profughi ucraini. La Prefettura ha chiesto ai sindaci di far conoscere l’eventuale disponibilità di soluzioni di accoglienza da parte di privati o enti vari, che vanno convogliate e verificate dai Comuni al fine dell’inserimento nella piattaforma regionale ‘Sicilia per l’Ucraina’. E’ stata anche richiamata l’attenzione sulla necessità di una rilevazione costantemente aggiornata delle presenze dei cittadini ucraini presenti nei rispettivi territori. E’ stata anche posta all’attenzione dei sindaci la problematica relativa all’accoglienza dei minori stranieri non accompagnati, che deve essere necessariamente inquadrata nell’ambito delle procedure formali previste dal nostro ordinamento, senza alcuna deroga in merito al coinvolgimento degli organi di polizia e dell’autorità giudiziaria minorile. L’indicazione data durante la riunione è stata quella di scoraggiare le iniziative individuali volte all’accoglienza di minori ucraini che non siano transitate dai summenzionati canali ufficiali.