di Alberto Cigalini
Ci sono le parole. Annunci, promesse, verbi declinati al futuro. E ci sono i fatti. Elementi concreti, tangibili, reali. A noi piacciono i secondi. Sempre e solo quelli.
Il comunicato con cui Benedetto Mancini (in tribuna anche stavolta), a 24 ore dal flop della seconda asta deserta, annuncia intenzioni che reclamano quei riscontri fattuali sin qui mancati del tutto, viene divulgato proprio mentre in campo undici ragazzi in rossazzurro onorano la maglia e il nome di un club che rischia di essere giunto al capolinea definitivo.
Privi di una proprietà, senza stipendio, con un esercizio provvisorio in scadenza lunedì e un orizzonte pieno di ombre, è il Catania, inteso come squadra, a illuminare il freddo pomeriggio del Massimino, riscaldato dai giovanissimi delle scuole calcio in curva e dal cuore infinito del gruppo guidato da Baldini.
Ragazzi che non mollano mai, che corrono, che lottano, che sanno giocare a calcio. Il Monterosi, che pure veniva da una serie di tre vittorie e un pareggio nelle ultime quattro uscite, viene maltrattato in lungo e in largo restando muto in avanti e faticando tantissimo nelle letture difensive.
Una superiorità schiacciante, pur senza l’indisponibile Moro, coronata da tre gol di ottima fattura: la parabola su punizione di Russini da posizione defilata e le conclusioni di giustezza di Biondi e Russotto, giunti a rimorchio con perfetto tempismo ad assecondare le sgommate di Pinto e Albertini, sono gli spot di 90 minuti a senso unico, nei quali i padroni di casa costruiscono occasioni da rete a ripetizione colpendo due pali con Greco e Russotto e creando almeno altre sei nitide palle gol con Sipos (tiro fuori a porta ormai libera dopo una dormita Daga-D’Antonio), Biondi (colpo di testa salvato sulla linea in occasione del legno di Greco), Greco, Russini, Provenzano e Russotto. Il rigore decretato nel finale per un tocco di mano di Lorenzini e trasformato da Costantino serve solo alle statistiche e a togliere il clean sheet all’inoperoso Sala.
Finisce qui. Forse definitivamente (o forse no). Con un gruppo enorme quanto il magone che ammanta il Massimino.
CATANIA-MONTEROSI 3-1
Catania (4-3-3): Sala 6; Albertini 6.5, Monteagudo 6, Lorenzini 6, Pinto 6.5; Rosaia 6.5, Provenzano 7 (39′ st Cataldi sv), Greco 7 (39′ st Izco sv); Biondi 7 (27′ st Simonetti 6), Sipos 5.5 (27′ st Russo 6), Russini 7 (12′ st Russotto 7). In panchina: Stancampiano, Pino, Ercolani, Claiton, Ropolo, Zanchi, Piccolo. Allenatore: Baldini 8
Monterosi (3-5-2): Daga 5; Rocchi 5, Borri 5 (39′ st Fiaschetti sv), D’Antonio 5; Errico 5 (10′ st Milani 5.5), Franchini 5.5, Parlati 5 (39′ st Basit sv), Buglio 5.5, Cancellieri 5; Caon 5 (21′ st Costantino 6), Ekuban 5. In panchina: Alia, Del Vescovo, Follo, Sola. Allenatore: Menichini 5
Arbitro: Caldera di Como 5.5
Reti: 25′ pt Russini, 7′ st Biondi, 38′ st Russotto, 44′ st Costantino (rigore).
Note: spettatori circa 3.239 (1.147 abbonati, 2.092 paganti), incasso 8.372 euro. Ammoniti: Borri, Parlati. Angoli: 5-3. Recupero: 0′; 3′.