In Sicilia i prezzi al dettaglio corrono più che nel resto d’Italia. Lo denuncia il Codacons, commentando i dati definitivi sull’inflazione di febbraio diffusi dall’Istat. “Mentre la media italiana dell’inflazione è al 5,7%, in regione i listini al dettaglio aumentano a febbraio del +6,8%, piazzando la Sicilia al primo posto delle regioni italiane dove i prezzi salgono di più – afferma il Codacons -. Questo si traduce in un maggior esborso, considerando la spesa per consumi annua di una famiglia ‘tipo’ residente in Sicilia, pari a +1.647 euro a nucleo”.
“I cittadini residenti in Sicilia sono fortemente penalizzati sul fronte dei prezzi e subiscono rincari più pesanti rispetto a chi risiede in altre zone del Paese – afferma Francesco Tanasi, docente dell’Università San Raffaele Roma e Segretario Nazionale Codacons -. E’ evidente che su tale situazione pesano speculazioni sui listini che stanno portando specie in questi ultimi giorni ad aumenti ingiustificati a danno dei consumatori. Per tale motivo dopo l’esposto alle Procure siciliane sui prezzi dei carburanti, presentiamo oggi un nuovo esposto alla magistratura siciliana, chiedendo di attivarsi sui rincari anomali che stanno interessando prodotti di largo consumo come pane e pasta, i cui prezzi al dettaglio salgono nonostante il calo delle quotazioni del grano”.