di Alberto Cigalini
Zemanlandia funziona anche in Serie C. Ma per il Catania solo in versione casa degli orrori. Diciassette secondi bastano per piombare nell’incubo. Giusto il tempo di provare una prima, avventata costruzione dal basso: Petermann “mangia” Rosaia in pressing sul passaggio poco accorto di Sala e trova in mezzo Merola per il colpo di testa che sblocca subito il risultato.
La partita finisce qui, ancora prima di cominciare. I rossazzurri vengono spazzati via dal Foggia in un primo tempo umiliante. Tre gol al passivo nei primi 25 minuti, cinque all’intervallo. Tante volte elogiati per la loro presenza di spirito pur in mezzo alla tempesta societaria che li ha accompagnati per l’intera stagione, gli uomini di Baldini, stavolta, sembrano portare sulle spalle tutte le – non poche – incognite del momento.
Il Catania, inesistente, marca visita scegliendo l’avversario peggiore per farlo. Le squadre di Zeman (e dalle parti dello Zaccheria lo contestano pure…) non sono abituate ad accontentarsi e se dai loro spazio se lo prendono tutto. Il gusto per il gol (e la goleada) è quello trasmesso dall’allenatore boemo e Rosaia e soci fanno del loro peggio per assecondarlo. Squadra assente, molle, sulle gambe.
Lo show rossonero esalta le doti balistiche dell’intero tridente, complice la totale mancanza di opposizione degli ospiti: le splendide conclusioni dalla distanza di Curcio, ex che conferma le sue qualità tecniche, e Ferrante, autore di una violenta botta da almeno 30 metri, impallinano il passivo Sala infiammando il pubblico di casa, che prima del riposo ha modo di applaudire anche la punizione vincente di Petermann dal limite e l’inzuccata di Merola su cross di Rizzo.
Match incommentabile in ottica rossazzurra, inutili persino le pagelle. Il Catania nel primo tempo impegna Dalmasso solo con un colpo di testa di Rosaia su corner di Russini e il triplice cambio di Baldini in avvio di ripresa (Zanchi, Cataldi e Piccolo per Provenzano, Biondi e Russini) è più dimostrativo che altro, così come il gol di Greco a meno di un quarto d’ora dalla fine su traversone basso del nuovo entrato Izco. Il match è già finito da un pezzo. Anzi, non è mai cominciato.
FOGGIA-CATANIA 5-1
Foggia (4-3-3): Dalmasso; Garattoni, Sciacca, Di Pasquale, Rizzo; Di Paolantonio (18′ st Garofalo), Petermann, Rocca (42′ st Gallo); Merola (42′ st Vitali), Ferrante (18′ st Turchetta), Curcio (18′ st Rizzo Pinna). In panchina: Volpe, Maselli, Girasole, Buschiazzo, Nicolao. Allenatore: Zeman
Catania (4-3-3): Sala; Albertini, Monteagudo, Lorenzini, Pinto (13′ st Simonetti); Rosaia (30′ st Izco), Provenzano (1′ st Cataldi), Greco; Biondi (1′ st Piccolo), Moro, Russini (1′ st Zanchi). In panchina: Stancampiano, Pino, Claiton, Ercolani, Ropolo, Russo, Bianco. Allenatore: Baldini
Arbitro: Pascarella di Nocera Inferiore
Reti: 1′ pt Merola, 17′ pt Curcio, 25′ pt Ferrante, 39′ pt Petermann, 44′ pt Merola, 33′ st Greco.
Note: spettatori 4.000 circa. Ammoniti: Albertini, Pinto, Sciacca, Petermann, Cataldi, Moro. Angoli: 3-10. Recupero: 0′; 2′.