LIPARI (MESSINA) – “Una testuggine è morta per aver ingoiato un palloncino di plastica. La carcassa che era finita nella spiaggia di Falcone è stata rubata”. Carmelo Isgrò, biologo marino, racconta l’episodio: “Il filo di plastica del palloncino è fuoriuscito dalla cloaca della povera tartaruga che dopo aver ingoiato il palloncino (scambiato certamente per cibo) è morta tra atroci sofferenze, dopo che il filo ne ha percorso tutto l’intestino. Fatto tristissimo che ci fa comprendere come il gesto di liberare palloncini di plastica in cielo, che potrebbe sembrare ingenuo, comporti gravi conseguenze in quanto ricadendo in mare (o in natura in generale) possono interferire gravemente con gli animali selvatici, fino addirittura ad ucciderli”.
“Dopo un’agonia che sarà durata giorni – prosegue – il corpo della sfortunata tartaruga è stato trasportato dalla corrente del mare sulla spiaggia, ma prima che si potesse recuperare la carcassa per scopi scientifici qualcuno ha “rubato” la tartaruga, forse per recuperare il carapace. Escludo che se la sia ripresa il mare, perché era lontana dalla battigia e comunque il mare era calmo. Chiediamo a chi ha preso la tartaruga di restituirla, per permettere di effettuare la necroscopia. Informo che trafugare una Caretta caretta è un reato penale che prevede anche una multa salatissima. Ringrazio per la segnalazione Marisol Schepis, ragazza tredicenne con una grande sensibilità ambientale”.